ARTICOLI CHE PARLANO DI OPERE CONTRO LA FEDE CRISTIANA E ARTICOLI CHE DIFENDONO LA FEDE CRISTIANA.

giovedì 29 gennaio 2009

LA MORTE DEL CANTANTE CALABRESE MINO REITANO CI HA FATTO COMMUOVERE

CENTRO ANTI-BLASFEMIA

LA MORTE DEL CANTANTE CALABRESE MINO REITANO CI HA FATTO COMMUOVERE

Abbiamo pubblicato articoli sulla sua dolorosa fine.
Ecco che un certo Lorenzo De Angelis ci ha scritto, che Mino Reitano ha fatto un film
blasfemo dove interpretava un uomo, un giovane ignorante che per denaro doveva scoprire prove
sull'esistenza di Gesù, e alla fine scopre che Gesù Cristo è proprio lui, si lui peccatore, ignorante e amante
del denaro e della speculazione, e la sua amichetta ex-prostituta sarebbe Maria Maddalena.
La cosa peggiore scrive Lorenzo è che siccome il film fu accettato dalla chiesa cattolica,
Mino bonaccione come era non ha capio che era una bestemmia e non si è potuto pentire.
Ma preghiamo il Signore che lo perdoni, poichè sappiamo che ha agito per ignoranza.
La colpa non è di Mino, e nemmeno molto della Massoneria, ma della chiesa cattolica
che ormai è solo una guida cieca.

http://groups.google.com/group/centro-anti-blasfemia?hl=it

mercoledì 28 gennaio 2009

MINO REITANO HA FATTO UN FILM BLASFEMO

CENTRO ANTI-BLASFEMIA

POVERO CRISTO

IN OCCASIONE DELLA SCOMPARSA DI MINO REITANO
HABBIAMO SCOPERTO CHE AVEVA PRESO PARTE IN UN FILM BLASFEMO IL 1975.
Il film si intitol "Povero Cristo"
Mino Reitano interpreta la parte di Gesù, un Gesù totalmente blasfemo.
Ecco la trama in sintesi;

Trama del film POVERO CRISTO:
Stanco del tipo di lavoro e della miseria del proprio paese il non ancora trentenne Giorgio Cavero raggiunge la città ove vorrebbe iniziare l'attività di detective privato se non lo diffidasse il commissario di polizia. Una notte, tuttavia gli si presenta un signore sconosciuto che, datogli un anticipo, gli promette cento milioni se entro due mesi gli fornirà la prova dell'esistenza di Gesù Cristo. Il ragazzo ci si mette di buzzo buono, ma non sa da che parte cominciare e che cosa esattamente cercare. Mara, una compaesana datasi alla prostituzione, lascia il marciapiede e lo aiuta a inutili ricerche tra le ex colleghe e tra i passanti. Nulle sono anche le ricerche presso gli amici della "corte dei miracoli"", presso una biblioteca nel bel mezzo di un carnevale o nei templi dell'arte e della bellezza. Con le mani vuote allo scadere del tempo fissato, Giorgio ritrova il committente presso una chiesa: dallo stesso viene pagato perché la missione è compiuta e viene invitato a entrate nella Chiesa per prendere coscienza della scoperta fatta. All'interno del tempio tutti i personaggi conosciuti riappaiono trasfigurati in personaggi evangelici: Giorgio ha trovato il Cristo in se stesso e in se stesso ne compie la passione.

Quindi un uomo peccatore e ignorante, scopre di essere Gesù, e perfino viene ricrocifisso, quindi ogni uomo è Gesù, è Dio,
Ma Gesù quello vero è assiso alla destra del Padre nell'alto dei cieli, poi Gesù è morto una volta per sempre, e tornerà sulla terra non con una reincarnazione,
ma sulle nubi del cielo a fare il Giudizio Universale.
Questo film è tratto dal romanzo omonimo di Pier Carpi, vediamo che già allora nel 1975 già regnava la New-Age.
La cosa più assurda è che il film è stato accettato dalla chiesa cattolica, quindi una chiesa già falsa !

Il film secondo il Centro Cattolico: "Ottimo per dibattiti, il film merita interessamento anche da parte di spettatori adolescenti e adulti.

Il regista del film è Pier Carpi, fumettista dell'Horror, il suo nome è stato ritrovato negli elenchi della P2.
Pier Carpi è marito di Franca Bigliardi, autrice del romanzo blasfemo "Il Ventre di Maria", da cui il regista Memè Perlini
ha tratto il racconto per l'omonimo film.

Ecco allora la P2, quindi la Massoneria ha legami con tutti questi film blasfemi contro Gesù e il Vangelo.

http://groups.google.com/group/centro-anti-blasfemia?hl=it

IL CROCIFISSO BLASFEMO DI FEDERICO SOLMI


Prima del debutto spunta un crocefisso blasfemo
Bologna, sconcerto per l'opera dell'artista Federico Solmi. Gli organizzatori: "Oscenità? Oggi valuteremo"



Bologna, 22 gennaio 2009 - C’È UN’OPERA blasfema che rischia di far scoppiare uno scandalo, ma è probabile che non venga mai vista dal pubblico. Perlomeno nella cornice di Arte Fiera a Bologna.



È un crocefisso in legno (foto Schicchi) con un papa “immaginario”, in atteggiamento evidentemente blasfemo campeggia al centro dello stand della Not Gallery, spazio espositivo napoletano con una vetrina alla fiera internazionale d’arte contemporanea Arte Fiera-Art First di Bologna (oggi la “vernice” a inviti, domani l’apertura al pubblico), padiglione 18, stand D6.



L’opera è dell’artista bolognese Federico Solmi, 35 anni, da dieci newyorkese d’adozione e con studio a Brooklyn. Solmi ha preso di mira la figura del pontefice e la storia della chiesa non solo in questo dipinto dissacrante che per la prima volta, internazionalmente, viene mostrato a Bologna, ma soprattutto in un video di quattro minuti intitolato “The Evil Empire” che già l’anno scorso fece scandalo a Madrid quando venne mostrato in una pubblica piazza, nell’ambito di una manifestazione, suscitando un vespaio di polemiche anche a livello internazionale.



Sia il lavoro di animazione che il crocefisso sono quindi il “biglietto da visita” che il videoartista sceglie per mostrarsi nella sua città per la prima volta. Il video, che mostra immagini animate “vietate ai minori”, è qui solo in vetrina: è infatti già stato comprato da 10 collezionisti di tutto il mondo (a 15mila dollari al pezzo), tra cui Marlene Nathan Meyerson (tra le sostenitrici del Metropolitan Museum) e i collezionisti milanesi Guido Curti e Annamaria Gambuzzi che da tempo seguono e sostengono il lavoro di Solmi. Il crocefisso invece è in vendita a circa 5mila euro.



"Mi sembra normale fare satira su un potere millenario come la chiesa — spiega l’artista — e ci tengo a dire che non c’è nessun riferimento al Papa attuale perché non ho alcun interesse a farlo. Il mio è un papa assolutamente di fiction che uso per parlare di potere e della gente che lo utilizza per devastare le vite altrui. L’ho messo con altri cattivi che invece hanno un volto e sono Stalin, Hitler e Napoleone". Secondo Federico Solmi, il crocefisso, se mostrato a New York, "passerebbe inosservato".



Come è stato per il video di “The Evil Empire” che proprio nella Grande Mela è stato mostrato in una famosa galleria. Personali con la videoanimazione, realizzata disegnando su una preparazione in 3D del collega neozelandese Russell Lowe, si sono già tenute a Parigi, a Barcellona e a Bergen. Ma le polemiche accompagnano il cammino mondiale di questo giovane artista: Solmi è arrivato a Bologna dalla Francia appena in tempo per scoprire che è stato "cacciato" dal museo della città di Rouen dove era stato selezionato, nell’ambito di una collettiva, con le opere “King Kong and the End of The World” e “Rocco Never Dies”.
Ma non è detto che il pubblico veda le opere di Solmi a Bologna. "La regola di Arte Fiera — spiega il direttore artistico Silvia Evangelisti — è questa: il comitato organizzativo compirà questa mattina un giro tra i padiglioni per verificare che tutto sia in regola, dalle strutture alla collocazione delle opere, alla loro congruità. Entro le 14, ovvero prima della “vernice”, verrà presa una decisione".

di BENEDETTA CUCCI



http://quotidianonet.ilsole24ore.com/2009/01/22/146093-prima_della_prima_spunta.shtml





Arte blasfema, la Procura sequestra il crocefisso
La Procura ha emesso un ulteriore decreto di sequestro, oltre a quello dei carabinieri, per il crocefisso di Federico Solmi esposto ad Artefiera. Il nuovo decreto, firmato dal procuratore reggente Silverio Piro e dal Pm Luigi Persico, è stato deciso per il reato di esposizione di oggetti osceni. Reato diverso da esposizione di opere d'arte oscene, e questo significa che i magistrati non lo hanno considerato come tale.

Piro come Pm a Roma aveva condotto il processo per offese alla religione dello stato mediante vilipendio di cose e di tentata truffa che vedeva imputati i registi di 'Cinico tv' Daniele Ciprì e Franco Maresco per il film "Totò che visse due volte" (i registi, il produttore e lo sceneggiatore vennero poi assolti dal Tribunale).

"Credo - ha spiegato Piro - che il sentimento religioso vada protetto a prescindere che si riferisca ad una corrente minoritaria o maggioritaria. E' qualcosa di cui il magistrato si deve far carico. In questo caso mi sembra che il lavoro sia totalmente blasfemo e osceno. L'unica cosa cosa che mi ha frenato prima di decidere il sequestro è l'inevitabile pubblicità che deriverà per l'autore. Ma sul piatto della bilancia ci sono i simboli della cristianità che non vanno toccati: qui abbiamo un crocefisso, un Cristo che diventa Papa e delle pulsioni sessuali, che francamente potevano essere risparmiate. Effettivamente già in passato mi sono occupato di vicende simili: ma nel caso del fim di Ciprì e Maresco si trattava di un'opera d'arte, qui invece siamo lontani mille miglia da considerarla tale. Quel crocefisso è una bestemmia".

http://bologna.repubblica.it/dettaglio/Sequestrata-opera-blasfema:-E-una-bestemmia/1581912?ref=rephp

domenica 25 gennaio 2009

Bestemmia: Maria Vergine sulle pagine di Playboy


Maria Vergine sulle pagine di Playboy
Ma ci pensate: Maria Onori indossa il velo azzurro della purezza
E in Messico è scandalo. Ma ci pensate? Proprio nei giorni di devozione verso l'amata patrona del paese, la vergine di Guadalupe, l'edizione messicana della rivista ha pubblicato l'immagine di una modella semi-nuda vestita da Vergine Maria. La particolare edizione è andata a ruba. Nelle pagine interne, l'argentina Maria Florencia Onori appare in otto diverse fotografie vestita - epperò svestita - con corone di fiori e mantelle utilizzate in genere dalle autorità ecclesiastiche, oppure con sullo sfondo il vitraux di una chiesa. E vabbè, ma quando è troppo, è troppo

http://unionesarda.ilsole24ore.com/Articoli/Articolo/54492

mercoledì 14 gennaio 2009

Anche sui bus di Genova "Dio non esiste"


Anche sui bus di Genova "Dio non esiste"
Inserita il 14/1/2009 alle 14:37 nella categoria: Dall'Italia


GENOVA - Si estende l'iniziativa degli slogan atei affissi sugli autobus: dopo l'Inghilterra, la Spagna e gli USA è prevista anche a Genova; sui bus del capoluogo ligure campeggerà la scritta "La cattiva notizia è che Dio non esiste. Quella buona è che non ne hai bisogno".

Dopo il successo ottenuto dalla campagna pro-ateismo lanciata dalla British Humanist Association e inaugurata dallo scienziato Richard Dawkins, altre associazioni di atei hanno deciso di promuovere l'iniziativa in diversi Paesi, tra cui la Spagna e l'Italia.

Negli USA il motto ideato da Fred Edwords "Why believe in a god? Just be good for goodness' sake" (Perché credere in dio? Sii buono per amore della bontà) spiccava sui mezzi di trasporto pubblico già a novembre dello scorso anno, invitando i passanti a considerare «la responsabilità - ha precisato Edwords - dell'uomo di condurre una vita con senso etico di autoregolamentazione senza teismo»; in Spagna, invece, l'Union de Ateos y Librepensadores de Cataluna ha ripreso lo stesso slogan inglese traducendolo in lingua spagnola: sui bus di Barcellona, e prossimamente a Madrid, Valencia, Zaragoza, Siviglia e a Bilbao, si legge "Probablemente Dios no existe. Deja de preocuparte y disfruta de la vida".

Gli evangelici spagnoli si sono mossi in anticipo, quando appena si intravedeva la possibilità che i bus atei circolassero anche nelle città della penisola iberica, e già dal 25 dicembre Paco Rubiales, pastore della chiesa evangelica "Centro Cristiano de Reunión" di Fuenlabrada nei pressi di Madrid, ha esposto sul bus 493 della società di trasporti Martin la scritta "Dios sí existe. Disfruta de la vida en Cristo" (Dio esiste. Gusta la vita in Cristo).

In Italia, gli autobus atei circoleranno per le strade di Genova; la scelta del capoluogo ligure non è casuale, infatti è la sede arcivescovile del capo dei vescovi italiani Angelo Bagnasco. «È una specie di sfida atea in casa di Bagnasco (Presidente della Conferenza episcopale italiana) - dichiara il Segretario generale dell'Unione degli atei e degli agnostici razionalisti (Uaar) Raffaele Carcano -. Dopo le frequenti uscite del cardinale in materia di scienza, diritti, riproduzione, l'Uaar ha deciso di riprendersi un po' di par condicio».

La campagna italiana, che dovrebbe iniziare il prossimo 4 febbraio, ha già incontrato diverse resistenze, sia di natura politica che religiosa: dalle accuse di pubblicità ingannevole, agli inviti del leghista Rixi, che suggerisce ai credenti di non pagare il biglietto, alle precisazioni dei rappresentanti della comunità ebraica e islamica, che considerano folkloristica l'iniziativa: «Una persona che abbia una sua maturità di pensiero - dichiara Giuseppe Momigliano, rabbino capo della Comunità ebraica di Genova - non si fa influenzare da una scritta su di un bus». Nessuna comunicazione ufficiale è pervenuta da parte della Curia di Genova.

Intanto gli autisti dell'Atm rappresentati da Faisa-Cisal minacciano di scendere dai mezzi se non verrà disdetta la pubblicità; le reazioni politiche e quelle all'interno di Amt rendono più difficile il realizzarsi del debutto a Genova e l'Azienda municipale dei trasporti temporeggia: «Stoppare la campagna pubblicitaria? Deciderà la nostra concessionaria. La censura sarebbe davvero sgradevole».

«Vedremo cosa succederà nella laica Genova - conclude Raffaele Carcano - quando gireranno per la città mezzi pubblici che, al posto delle solite pubblicità, incoraggeranno a vivere senza il conforto della fede». [sr]




http://www.evangelici.net/notizie/1231940221.html

Ateismo, la polemica corre sul bus

Ateismo, la polemica corre sul bus
Destra all´attacco: "Dio non esiste è una pubblicità ingannevole...". Anche l´Azione Cattolica scende in campo: "Se hanno ragione loro è in errore il 90 per cento del mondo"
di Donatella Alfonso

SE L´ATEISMO CORRE SUL BUS - o almeno così vorrebbe l´Uaar, affittando spazi pubblicitari su due mezzi dell´Amt per tutto febbraio - la polemica sull´iniziativa diventa rovente, e non solo nel mondo cattolico: dubbi arrivano infatti anche dal mondo ebraico e islamico (che bolla l´iniziatiova di "gesto folkloristico"), mentre da destra arriva, oltre ad una serie di attacchi durissimi all´associazione degli atei e anche alla sindaco di Genova Marta Vincenzi che ha chiarito come non debba esserci, in assenza di offesa, alcuna censura, anche una provocazione. Cioè il ricorso al garante della concorrenza per pubblicità ingannevole: «far viaggiare sotto gli occhi di tutti, bambini compresi, uno spot pubblicitario che nega l´esistenza di Dio e invita a farne senza è una pubblicità ingannevole e quindi può essere bloccata» tuona Giorgio Bornacin, senatore e coordinatore regionale di An. Se peraltro la Curia ufficialmente tace, la Sir,agenmzia di stampa religiosa, attacca: «Il motivo dichiarato è quello di colpire il cardinale Bagnasco, reo di essere presidente dei vescovi italiani e attraverso di lui la Chiesa, rea di esistere». E mentre l´Azione cattolica segnala che, se avesse ragione lo spot, il 90% del mondo sarebbe in errore perché crede, e il teologo morale Antonio Frungi lancia su Facebook il gruppo «"Dio esiste»"

Dal canto suo il leghista Edoardo Rixi invita i cattolici a boicottare l´Amt e il Comune in una botta sola: non pagando il biglietto. Attacchi pesanti da molti esponenti del centrodestra (Gasparri, Carlucci, il governatore del veneto Galan che prende di mira la Vincenzi e il suo riferimento a De André); per Yunus Distefano, portavoce della CO. RE. IS. (Comunità Religiosa Islamica Italiana) si tratta di un gesto «eclatante», «folkloristico», del quale «non si sentiva il bisogno» e che «lascia qualche perplessità». E Giuseppe Momigliano, rabbino capo della Comunità ebraica di Genova, l´ha definito «un gesto folkloristico non rilevante» e non crede «che una persona che abbia una sua maturità di pensiero si faccia influenzare da una scritta su di un bus».



Lo scontro sulla frase incriminata («la cattiva notizia è che Dio non esiste. Quella buona è che non ne hai bisogno») fa tirare il freno anche alla concessionaria di pubblicità, mentre la Vincenzi sottolinea che il codice etico della pubblicità sarà quello che dirimerà la vicenda, escludendo ogni rischio di offesa alla religione insito nella frase. Così come sottolinea Marco Fabiani, product manager della IGP Decaux, che chiarisce di aver appreso la notizia dai giornali e di essere ora in attesa dei bozzetti per il 19 gennaio. E la valutazione finale «non è scontata». Gli spazi, per inciso, costano all´Uaar 8000 euro che dovrebbero venire coperti dalle donazioni di socie e simpatizzanti; la prima giornata si era conclusa con 111 donazioni per 2.735 euro, mentre ieri sera, come testimonia Silvano Vergoli, segretario ligure dell´Uaar, si erano superati i 4000 euro.
(14 gennaio 2009)

http://genova.repubblica.it/dettaglio/%C3%88-polemica-sul-bus-degli-atei-La-destra-insorge-Parla-Villaggio/1574633?ref=rephp





il Giornale.it
n. 12 del 2009-01-14 pagina 0

La pubblicità atea sui bus spot involontario per la fede
di Michele Brambilla


Al giornalista de La Stampa che le ha chiesto se non pensa che qualche genovese potrebbe sentirsi offeso dalla pubblicità atea sugli autobus della città, il sindaco Marta Vincenzi ha risposto «Si può sempre salire sul bus successivo», e in questa battuta c’è tutta la sciatteria e l’incoscienza con la quale il nostro mondo «illuminato» sta affrontando la questione religiosa, e più in generale la questione delle nostre radici, della nostra tradizione, della nostra cultura. Si ritiene del tutto ininfluente che di fronte alle nostre cattedrali si preghi come alla Mecca; che la festa del Natale venga cancellata nelle scuole e negli asili; che nei presepi compaiano moschee o le natiche di una pornostar. Tanto, «di Dio non hai bisogno», come recita la pubblicità che comparirà sui bus genovesi.

La storia si è già incaricata di smentire. E non solo perché - come qualsiasi antropologo può confermare - ogni civiltà di ogni tempo e di ogni luogo ha sempre sentito il bisogno di interrogarsi su Qualcosa che la trascende; ma anche perché c’è stato, e non tanto tempo fa, un sistema politico che ha cercato di estirpare il senso religioso e di creare un «uomo nuovo» finalmente liberato dalle «vecchie superstizioni», e le macerie lasciate dall’impero sovietico sono lì a dimostrare com’è finita.

Non credo che alla campagna scattata con singolare sincronia in diverse città del mondo (Washington, Londra, Barcellona, Genova e presto, forse, anche Roma) la Chiesa debba reagire con toni da crociata. Anzi, penso che faccia bene a reagire con un sorriso di compatimento. In fondo, pagliacciate di questo tipo sono destinate a confortare il credente nella sua fede. Aveva ragione Pascal quando diceva che le ragioni degli atei lo convincono dell’esistenza di Dio più che le ragioni dei credenti. Quale «ragionevolezza» c’è, infatti, nel proselitismo ateista? Se uno è convinto che Dio non c’è, perché dovrebbe affannarsi tanto nel cercare di convincere gli altri della sua stessa idea? Si goda la vita senza perdere troppo tempo, vistoche la vitaè breve, anzi è un soffio come dice la Bibbia, e come l’esperienza conferma.

E proprio questo è scritto sui bus di Barcellona: «Dio non esiste, quindi non preoccuparti e goditi la vita». Paradossalmente, questa esortazione fa cadere la maggiore obiezione che viene posta ai credenti, e cioè che ci si aggrappa all’idea di un Dio per cercare una consolazione. Si crederebbe, insomma, perché fa comodo credere. La pubblicità dei militanti ateisti di mezzo mondo ci fa invece capire, al contrario, che credere è scomodo perché pone Qualcuno e una Legge Morale sopra di noi, e quindi non ci fa sentire totalmente liberi di fare ciò che vogliamo, non ci permette appunto di «goderci la vita». La campagna sui bus ci dimostra insomma che, se è vero che molti vorrebbero credere ma non ci riescono, e per questa assenza provano angoscia, molti altri preferirebbero, e di gran lunga, un cielo vuoto per farsi una morale a proprio uso e consumo. «Se Dio non esiste, tutto è permesso», dice Ivan Karamazov. In un periodo in cui anche tanti preti sono spesso tentati di parlare solo di questioni terrene (la pace,la solidarietà, la crisi economica, l’inquinamento) la campagna ateistica dei pullman arriva quasi provvidenziale, riporta la discussione al nocciolo: Dio esiste oppure no? Ed è provvidenziale pure che, come ai tempi di Pascal, le ragioni di chi nega siano affidate a protagonisti tanto fragili, come a quella Uaar (Unione atei agnostici e razionalisti) di cui è presidente onorario Odifreddi, il matematico di Cuneo che i genitori chiamarono Piergiorgio in onore del beato Frassati, che studiò in seminario per diventare prete, ma che poi cambiò progetto di vita e ora dice (testualmente) che solo un cretino può essere cristiano.

Quante prese di posizione si spiegano più con la psicologia che con la teologia. La Chiesa lo sa, e fa bene a non prendere troppo sul serio l’apostolato al contrario dei mezzi pubblici. Resta la sciatteria di cui dicevamo, quella di un mondo occidentale che sembra aver deciso di chiudere i conti con il cristianesimo, e che crede che a tale scopo tutto faccia brodo,dallepubblicità degliatei all’avanzata dell’islam, considerato alleato strategico contro ilnemicostorico, la Chiesa. Si accorgeranno presto di quanto un musulmano possa apprezzare un autobus che nega quel Dio che, secondo l’islam, solo un pazzo non riconosce nel sole che sorge a mezzogiorno. A differenza dei cristiani, per i quali la fede è una grazia, e che anche per questo sono molto più «laici» nei confronti di chi non crede.



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http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=320903

sabato 10 gennaio 2009

Cinema/ Sacha Baron Cohen pronto a shockare con un Gesu' nero


Cinema/ Sacha Baron Cohen pronto a shockare con un Gesu' nero
Nel nuovo film sul giornalista gay di moda Bruno
Roma, 9 gen. (Apcom) - Sacha Baron Cohen, l'attore britannico diventato celebre con il personaggio del giornalista kazako Borat, è pronto a shockare gli Stati Uniti e il mondo con il suo prossimo film in cui, secondo indiscrezioni, ci sarebbe un Gesù nero che indossa un perizoma e una corona di spine. E' quanto rivela The Telegraph.

L'inedito Cristo farebbe sarebbe nel cast del film dedicato a Bruno, giornalista di moda gay austriaco interpretato dall'attore. Per promuovere il film Baron Cohen ha più volte portato nella realtà il personaggio vestendone i panni per fare irruzione in vere sfilate di moda creando scompiglio. A quanto pare, nel film, Bruno e il suo ragazzo Diesel adottano un bambino africano di nome David che portano con loro alle sfilate. Il bimbo ricorderebbe il bambino del Malawi, David Banda, adottato in modo molto discusso dalla pop star Madonna. Una fonte che ha già visto il film ha detto che la pellicola è stata studiata apposta per shockare: "I personaggi sono stati creati apposta per aizzare certe parti della società e Gesù è uno di essi".

http://notizie.alice.it/notizie/spettacoli/cinema/2009/01_gennaio/09/cinema_sacha_baron_cohen_pronto_a_shockare_con_un_gesu_nero,17504398.html

domenica 4 gennaio 2009

IL VANGELO SECONDO IL GIORNALISTA HANS MARKUS THOMSEN

IL VANGELO SECONDO IL GIORNALISTA HANS MARKUS THOMSEN


DIE WELT: MARIA NON ERA VERGINE E GIUSEPPE ERA IL PADRE DI GESU'

AGI) - Berlino, 24 dic. - L'immacolata concezione di Maria e' un dogma derivato da un errore di traduzione, poiche' la Madonna non era vergine ed il vero padre di Gesu' era Giuseppe. Lo scrive il giorno della vigilia di Natale su mezza pagina sotto il titolo "Perche' Maria non era affatto vergine" il quotidiano conservatore 'Die Welt', secondo il quale "chi legge attentamente la Bibbia deve far piazza pulita di un paio di leggende. Il padre di Gesu' era proprio Giuseppe". Nel lungo articolo il giornale precisa che "la nostra ragione critica deve porsi delle domande su questa storia vecchia di duemila anni", prima di passare a contestare l'affermazione contenuta nel Vangelo secondo Matteo, in cui si narra dell'annunciazione dell'angelo fatta in sogno a Giuseppe, in cui gli rivela che Maria "e' incinta dello Spirito Santo e fara' nascere un figlio a cui darai il nome di Gesu', che salvera' il suo popolo dai peccati. Cio' e' avvenuto affinche' si realizzi cio' che il Signore ha detto al profeta, che parla cosi': una vergine rimarra' incinta e partorira' un figlio, a cui daranno il nome di Immanuel, che significa 'Dio e' con noi'". L'autore dell'articolo sottolinea che Matteo ha commesso due errori, poiche' le parole del profeta Isaia, da lui citate, "le ha tratte dal 'Septuaginta', la prima versione greca del Vecchio Testamento, scritto 300 anni prima della nascita di Cristo da 72 eruditi in 72 giorni. Nella citazione di Isaia, pero', la parola ebraica 'almah' (giovane donna) era stata tradotta erroneamente con il termine 'parthenos' (vergine). Non c'era dunque alcuna ragione per riferirsi a questa 'promessa'. Giuseppe e Maria avrebbero potuto rallegrarsi tranquillamente come una coppia qualsiasi della nascita del loro bambino". La seconda contraddizione riscontrata nel Vangelo di Matteo riguarda il fatto che non Maria, ma Giuseppe discende dalla stirpe di David. L'autore dell'articolo scrive che "l'angelo si rivolge a Giuseppe chiamandolo 'Giuseppe, figlio di David'. Come puo' nascere allora un figlio di David, che Maria deve partorire, senza l'intervento di Giuseppe?". La 'Welt' sottolinea inoltre che San Paolo "fondatore della Cristologia, non dedica nemmeno una parola a Maria, ma la Chiesa ne ha fatto una figura che sopravanza lo stesso Salvatore". Il giornale osserva poi che i due dogmi riguardanti Maria, come l'immacolata concezione e l'aver partorito Gesu' rimanendo vergine, "sul piano razionale sembrano liquidarsi da soli, anche se rimarranno irremovibili". A sostegno della sua tesi la 'Welt' cita con pungente ironia anche l'introduzione al Cristianesimo scritta da Joseph Ratzinger prima di essere eletto Papa, in cui si afferma che "l'insegnamento di Gesu' come figlio di Dio non risulterebbe intaccato, se Gesu' fosse nato da un matrimonio umano normale". In un lungo articolo sulla progressista 'Sueddeutsche Zeitung' lo storico della Chiesa, Hans Foerster, smitizza invece la festivita' del Natale, ricordando che "nei primi tre secoli della nostra datazione la festa del Natale non veniva celebrata, ma venne introdotta solo nel quarto secolo, facendola coincidere con la data del solstizio invernale". Lo studioso aggiunge che anche la festa ebraica di "Chanukka" e' "piu' vecchia di mezzo millennio della festa di Natale e cade nella maggior parte dei casi in prossimita' di questa". La conclusione di Foerster e' che "Natale e' una festa di grande ambivalenza ed i teologi del XX secolo parlano in proposito di una riuscita inculturazione. Proprio per questo motivo questa festivita' in alcune fasi della storia della Chiesa e' stata vista in maniera fortemente critica".

http://www.agi.it/estero/notizie/200812241443-est-rt11096-art.html

sabato 3 gennaio 2009

IL MUSICAL BLASFEMO JESUS CHRIST SUPERSTAR CON LA REGIA DI MARA ARIANI MAZZEI

Sabato e domenica al Saschall, debutta la nuova versione del musical, con attori di casa nostra
Jesus Christ Supertoscano. A dieci anni di distanza dal primo adattamento del centro di produzione lucchese «Rock Opera», il musical più famoso e longevo della storia torna a Firenze, al Saschall, sabato 3 e domenica 4 gennaio (rispettivamente alle 21 e alle 17), di nuovo con la compagnia toscana per la regia di Mara Ariani Mazzei. Sarà cantato rigorosamente in lingua originale, ma ci saranno i sottotitoli. E l'orchestrazione sarà realizzata dal vivo.

ESORDIO A BROADWAY - Trentotto anni dopo l'esordio a Broadway, l'opera musicale di Andrew Lloyd Webber e Tim Rice sugli ultimi sette giorni della vita di Gesù è ancora un fenomeno culturale capace di incendiare scatenate passioni rock da «tutto esaurito» come negli anni Settanta. Pur rimanendo filologicamente attento a non tradire l'originale teatrale e il sontuoso adattamento cinematografico di Norman Jewison, questa versione di «Jesus Christ Superstar» si rinnova con l'innesto di un coro di voci bianche e «una scenografia molto semplice, per valorizzare l'uomo sul palcoscenico e sul palcoscenico della Storia», come racconta la regista. Anche la morte di Giuda ha subito delle piccole modifiche: «Nel momento immediatamente precedente la morte - spiega Terry Horn, responsabile della direzione vocale e interprete nel ruolo dell'apostolo traditore - Giuda perde tutte le sue sicurezze, i suoi pensieri si fanno oscuri e si materializzano letteralmente in scena, apparendo come fossero degli angeli neri».

FINO A 50 ATTORI - Ma se si «risparmia» sulle scene, si va invece ad osare con la presenza degli attori-cantanti sul palco: fino a 50 contemporaneamente nelle scene di massa e di «passione». È infatti una «Passione recitata con passione - gioca con le parole Mara Ariani Mazzei - perché è talmente attuale da perdere immediatamente tutto il senso del sacro e abbracciare la visione dell'uomo». Dopo un'anteprima alla Versiliana la scorsa estate, l'appuntamento del Saschall è il primo di un lungo tour invernale. Tra gli interpreti, tutti toscani soprattutto dell'area versiliese e lucchese, spiccano il pratese Terry Horn, che — quando non recita Giuda — canta in un gruppo metal, e il fiorentino Fabrizio Checcacci: da dieci anni il ruolo di Annas, zio di Giuda, è suo, ma molti lo conoscono come voce dei «Killer Queen», la tribute band ufficiale dei Queen.



http://corrierefiorentino.corriere.it:80/firenze/notizie/spettacoli/2009/2-gennaio-2009/week-end-jesus-christ-superstar-diventa-toscano--150866030429.shtml

venerdì 2 gennaio 2009

IL VATICANO CONTRO MARIA LA MADRE DI GESU'

CENTRO ANTI-BLASFEMIA

DA UN PO' DI TEMPO IL VATICANO STA CERCANDO DI DISTRUGGERE LA FIGURA DELLA MADRE DI GESU'
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Vediamo che per distruggere la figura di Maria il Vaticanon usa i mezzi più idonei nel mondo attuale;
i media e particolarmente films e opere teatrali, i libri non li legge nessuno.

Ultimamente il Vaticano patrocinia il Musical " Maria di Nazaret una storia che continua " di M.Pia Liotta (1)

Al Centro Anti-Blasfemia abbiamo scritto verso Agosto di questo Musical " Maria di Nazaret un storia che continua "
sulla Madonna che era stato presentato in Vaticano ed il Vaticano lo aveva sostenuto, noi siamo diventati tristi,

perché i Musical dissacrano i Santi, li fanno cantare e quindi apparire degli imbecilli senza nessuna santità.
Ancora non eravamo a conoscenza del peggio, ecco che dei nostri membri Daniele Ascarelli e Martino Gerber,
sono stati a Roma recentemente per visitare dei loro amici e per incontrare degli studiosi biblisti americani che si
trovano a Roma, per casualità si sono trovati alla casa di Maria teatro tenda presso cinecittà, dove fanno
questo Musical, e quindi hanno visto questo spettacolo blasfemo, non potevano crederci, e perfino volevano
andare fuori a non vedere, ecco che una cantante ballerina calabrese Alma Manara figlia della M.P.Liotta
la regista e inventrice di queste bestemmie, interpreta Maria la Madre di Gesù, danzava, volteggiava, faceva salti accrobatici,
era anche sostenuta in aria con una mano,
poi cadeva sul corpo del ballerino che interpretava Giuseppe e mimava, un rapporto sessuale, ora questi balletti
scandalizzano quando sono fatti su persone normali, sono troppo osceni, figuriamoci se rappresentano Maria e Giusppe.
Ancora potrei continuare con la danza, ma è meglio raccontere il resto, in questo Musical Maria non ha nessuna grazia,
nessuna santità, è volgare, civetta, disinibita, fa la fornaia, una donna matura che lavora, grezza e popolana,
incontra gente e anche uomini, uomini che ne vogliono aprofittare, ecco che c'è un uomo che sta con lei,
perfino nella sua stanza da letto, la invoglia a fare sesso, lei ha desideri , vorrebbe,ma poi si trattiene.
Questo losco individuo è Barabba. Lasciamo il racconto che contiene altre bestemmie, un Gesù troppo
umano soggetto a sua Madre più del dovuto e tante altre cose.
Vogliamo spiegare un punto fondamentale, nei Vangeli ufficiali ed apocrifi, Maria quando incontra l'Arcangelo Gabriele,
è ancora Bambina, ben protetta e custodita, piena di virtù, il Signore è con lei, quindi è una bimba
diversa da
tutte le altre, perché piena di Santità, ora nei Vangeli ufficiali, Maria sebbene sia promessa a Giuseppe,
lo conoce solo di vista, così era uso allora con i matrimoni combinati. Dichiara in Luca " Non conosco uomo"
Ora devi sapere che Giuseppe avvertito in sogno che Maria è gravida per opera dello Spirito Santo, crede
sì ma conosce anche l'innocenza di Maria. Se invece Maria fosse la donna di mondo del Musical,
Giuseppe non l'avtrebbe creduta sincera, e avrebbe pensato che il bimbo fosse figlio di Barabba trafficante d'armi,
o altro losco individuo, i massoni cercano di ufficializzare che Gesù è nato da un soldato romano
come è scritto nel Talmud e Toledot Yeshua.
Con questi Musical e i films blasfemi voglio lavare il cervello ai cattolici.

Daniele e Martino sono di origine ebraica e biblisti, conoscono bene la storia d'Israele, e sanno che Barabba
era un brigante assassino, liberato in cambio di Gesù, ed aveva la sua età, un giovanotto, che mai
avrebbe potuto conoscere Maria bambina chiusa e protetta in casa, protetta anche dal Signore.

Come inventano storie così cattive per distruggere i Vangeli, Gesù e Maria ?

Comunque se il Musical fosse fatto da atei, pazienza, ne fanno tanti di opere blafeme.
Ma questo Musical è patrocinato dalle più alte cariche Vaticane, che vogliono diffonderlo,
anche in tutte le chiese. La prima si è svolta il Vaticano con grande successo,
poi con aiuti dall'alto queti commedianti bestemmiatori hanno ottenuto spazio a Cinecittà,
restano in questo teatro tenda fino a Maggio, poi vanno in tourné,
ora per sembrare vei cattolici fanno anche la mensa ai poveri, un vero complotto contro la Madonna.
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NON E' LA PRIMA VOLTA DEL VATICANO CONTRO LA VERA FIGURA DI MARIA CHE LA CHIESA HA CUSTODITO PER 2000 ANNI.

ECCO IL NATALE 2006 IL VATICANO APPOGGIAVA IL FILM NATIVITY DI C.HARDWIKE (1)

La chiesa cattolica da una parte si appoggia sui dogmi mariani, ma ultimamente li sta distruggendo approvando certi film blasfemi.
Il film Nativity, sostenuto dalla Chiesa Cattolica e Vaticano, ci mostra una Maria che fa un parto moderno, suo marito estrae il bambino Gesù che sta per nascere,
insanguinandosi le mani. Maria sente forti dolori, quindi questo spettacolo blasfemo del parto annulla la verginità post-partu.
Nel film ci sono altre falsità, come quella in cui gli abitanti di Nazaret criticano Maria e Giuseppe, perché lei è in attesa prima di vivere insieme,
invece dai Vangeli sappiamo che di questo mistero nessuno sapeva nulla, tranne Maria e i suoi famigiari e Giuseppe suo fidanzato.
In una scena Maria cade nel fiume, c'è un serpente, roba da matti, quando dai Vangeli sappiamo che Maria era protetta dall'Altissimo.
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Nello stesso anno 2006 il Vaticano dona l'autorizzzione pr la miniserie di Canale5 : " LA SACRA FAMIGLIA" (3)

La Sacra Famiglia. Il film per la tv è stato diretto da Raffaele Mertes ed interpretato da Alessandro Gassman nella parte di Giuseppe,
da Ana Caterina Morariu in quella di Maria, da Brando Pacitto in quella di Gesù bambino e da Franco Nero in quello di Zaccaria, padre di Giovanni il Battista.

La miniserie; " La Sacra Famiglia"di raffaele Mertes, di Canale 5, approvata dal Vaticano, fa vedere una famiglia perversa.

Maria, donna libera, scappa per convivere con un uomo, Giuseppe che è agnostico e crede che Gesù è figlio di un soldato romano.

Giacomo figlio di Giuseppe, vuole Maria, non riuscendosi con le buone,cerca di violentarla,con molta violenza,sbattendola tante

volte contro una parete ,questo Giacomo nel film così maniaco e perverso, sarebbe il S.Giacomo il Giusto,

fratello del Signore, morto martire, e Santo davvero, da una vita piena di preghiere e da una grande castità, morendo vergine.

Nella miniserie, Giuseppe e Maria si amano e fanno l'amore. Gesù non si capisce cosa sia,

da bambino sta per annegare nel fiume, poi ancora bambino amoreggia con la sua fidanzatina, Maria Maddalena.

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L'APPROVAZIONE DEL VATICANO PER QUESTE OPERE BLASFEME

(1) I testi del Musical " MARIA DI NAZARET UNA STORIA CHE CONTINUA ";
sono stati visionati ed accettati dal mariologo Padre Stefano De Fiores e don Antonio Tarzia direttore responsabile del gruppo periodici San Paolo.
Il Musical è patrocinato dal Vaticano; con sostenitori entusiasti e patricinatori: il Segretario di Stato Vaticano Tarcisio Bertone, i Pontifici Consigli delle Comunicazioni sociali e della Cultura
e il presidente del Pontificio Consiglio delle comunicazioni sociali, Claudio Maria Gelli. Qindi le autorità Vaticane approvano la dissacrazione della S.S. V.Maria.
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(2) FILM NATIVITY
CITTA’ DEL VATICANO, venerdì, 17 novembre 2006 (ZENIT.org).- Domenica 26 novembre avrà luogo in Vaticano la presentazione mondiale del film “The Nativity Story”.

Tra le settemila persone che assisteranno alla proiezione nell’Aula Paolo VI ci saranno la regista del film, Catherine Hardwicke, gli attori Shohreh Aghdashloo e Oscar Isaac, i produttori Marty Bowen e Wyck Godfrey e lo sceneggiatore Mike Rich.

La proiezione del film, prodotto dalla New Line Cinema, sarà preceduta dalla lettura di un brano del Vangelo e da una preghiera scritta da monsignor Angelo Comastri, Vicario generale del Papa per lo Stato della Città del Vaticano e Arciprete della Basilica di San Pietro in Vaticano.

L’Arcivescovo John P. Foley, Presidente del Pontificio Consiglio per le Comunicazioni Sociali, pronuncerà un discorso di presentazione.

L’evento servirà per raccogliere fondi per la costruzione di una scuola nella città israeliana di Mughar – la cui popolazione è formata da cristiani, musulmani e drusi –, a 40 chilometri da Nazareth.

“The Nativity Story” racconta dell’anno di vita di Maria culminato con la nascita di Gesù, della visita dei pastori e dei Magi, della stage degli innocenti da parte di Erode e della fuga di Giuseppe e Maria con il Bambino in Egitto.

Secondo Peter Malone, critico cinematografico di Signis, la World Catholic Association for Comunication, la pellicola è interessante sia per i cristiani che per i non cristiani.

“La sceneggiatura è ben radicata nei testi biblici, sia nell’eredità dell’Antico Testamento che nel testo e nello spirito delle narrazioni evangeliche dell’infanzia”, ha affermato.

“Questo dà al film un vantaggio sulle narrazioni che limitano la prospettiva a una lettura letterale dei testi e si basano su tradizioni di pietà per la presentazione visiva”, ha osservato.

“E’ stato anche notato che la sceneggiatura offre un importante background storico per comprendere la Palestina dell’epoca e come i personaggi siano stati influenzati dal loro ambiente e dall’oppressione delle autorità”, ha spiegato Malone.

“Il successo de ‘La Passione di Cristo’ e il fatto di aver compreso che esiste un pubblico per questo tipo di film religiosi è stato un incoraggiamento”, ha quindi osservato il critico.

“Il film interesserà il pubblico cristiano, che dovrebbe apprezzarlo – con la speranza che lo apprezzeranno anche i non cristiani”, ha concluso Malone.

La pellicola verrà presentata in numerosi Paesi il 1° dicembre.


http://www.zenit.org/article-9872?l=italian

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(3) MINISERIE LASACRA FAMILIA
«Una scelta 'coraggiosa, ai limiti del temerario', dice ancora Barbieri, se è vero che - come spiega la produttrice Lorraine de Selle du Real – la famiglia reale giordana ha chiesto una lettera ufficiale di autorizzazione al Vaticano: non volevano essere il primo Paese musulmano a fare un film anticristiano, tanto più perché siamo arrivati laggiù subito dopo il polverone sollevato dalle vignette su Maometto'.
Quella lettera, firmata da monsignor John Patrick Foley, presidente del Pontificio consiglio delle comunicazioni sociali, è arrivata, e la produttrice ne mostra una copia, da cui legge testualmente: 'Il fatto che la storia si basi principalmente sui Vangeli apocrifi non sembra motivo di preoccupazione, visto che anche The Passion di Mel Gibson si rifaceva ai Vangeli apocrifi. (Mel Gibson si è basato per il suo film non sui Vangeli apocrifi, bensi' sui 4 Vangeli e sulle rivelazioni della Beata Caterina Emmerich n.d.e.)
Il Consiglio ha preso visione del copione e la lettura non ha evidenziato elementi offensivi verso il sentimento religioso cristiano'. Parole che rafforzano la serenità di De Rita, che si è avvalso anche di consulenti cattolici: 'Abbiamo cercato di toccare il sacro facendo noi stessi un percorso di fede', dice l'autore, che ha anche curato la sceneggiatura con Luigi Spagnol e Maria Grazia Saccà.
'La fonte sono sostanzialmente i Vangeli apocrifi, in particolare quelli dell'infanzia di Gesù.
Poco è inventato, e comunque è nato dall'approfondimento di quelle testimonianze.
L'interrogativo di partenza è stato: come si comportano un padre e una madre davanti a un figlio che è Dio? Resta una domanda vera, anche se forse abbiamo sbagliato le risposte'.
'Speriamo che su di noi non si abbattano i fulmini', scherza il regista Mertes» (a firma di Ester Barcella).

http://www.effedieffe.com/interventizeta.php?id=1630¶metro=


http://groups.google.com/group/centro-anti-blasfemia?hl=it

UN MUSICAL BLASFEMO CONTRO GESU'


UN MUSICAL BLASFEMO CONTRO GESU'
UN CICCIONE FA LA PARTE DI UN GESU' SCEMO CHE APPARE A METTERE LA PACE
TRA CRISTIANI CONTRO LE UNIONI DELLO STESSO SESSO E GAY E LESBICHE FAVOREVOLI.


http://groups.google.com/group/centro-anti-blasfemia?hl=it
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Jack Black novello Jesus Christ in Prop. 8: The Musical
pubblicato: sabato 27 dicembre 2008 da Simona in: News Curiosità Americano Musical Cortometraggi Jack Black Video


Sempre più spesso i ragazzi di Queerblog sono fonte di notizie interessanti. Oggi vi segnaliamo questa, che vede protagonisti molti volti noti di Hollywood.

Marc Shaiman, compositore del musical Hairspray oltre che di alcune canzoni del film di South Park e di molte celeberrime colonne sonore; ha ideato, scritto e realizzato un mini-musical sul referendum che in California ha cancellato il diritto, per le persone dello stesso sesso, di contrarre matrimonio.

Prop. 8: The Musical vede in scena Jack Black, Neil Patrick Harris, John C. Reilly, Andy Richter, Maya Rudolph, Margaret Cho, Kathy Najimy, Rashida Jones e molti altri. In meno di un mese, il video è diventato un vero ‘caso’ ed è stato visto da un numero spaventoso di utenti on-line. Per approfondire l’argomento potete leggere l’articolo pubblicato sul TIME, o visitare Funny or Die. Prima però, cliccate su continua, guardate il video e spendete un minuto del vostro tempo per condividere la vostra opinione…

http://www.cineblog.it/post/14343/jack-black-novello-jesus-christ-in-prop-8-the-musical