ARTICOLI CHE PARLANO DI OPERE CONTRO LA FEDE CRISTIANA E ARTICOLI CHE DIFENDONO LA FEDE CRISTIANA.

sabato 13 febbraio 2010

EVANGELICI E SARAMAGO

Anche Gesù scrisse un vangelo?

RELIGIONE, EVANGELICI. LUNEDI' LETTERARIO: Il libro di Saramago, una sfida per noi credenti evangelici
2010-02-08






«Ci sono momenti, nella vita, che andrebbero fissati, protetti dal tempo, e non solo affidati, per esempio, a questo vangelo o alla pittura o, più recentemente, alla fotografia, al cinema, al video, sarebbe importante che coloro che li hanno vissuti o fatti vivere potessero restare presenti in eterno agli occhi dei posteri e che a noi, oggi, fosse possibile andare fino a Gerusalemme per vedere coi nostri occhi questo ragazzino, Gesù, figlio di Giuseppe, avvolto nella sua povera coperta, mentre fissa le case di Gerusalemme e rende grazie al Signore perché neppure questa volta ha perduto l'anima»

(J. Saramago, Il vangelo secondo Gesù Cristo, p. 180)

Il romanzo si apre con lo scenario del piccolo borgo di Nazaret, dove un angelo travestito da mendicante annuncia la futura nascita di Gesù a Giuseppe e Maria. L'indizione, da parte delle autorità romane, di un censimento, induce la coppia a lasciare il villaggio per recarsi a Betlemme, dove vede la luce Gesù in una grotta utilizzata come stalla. Mentre lavora a Gerusalemme Giuseppe viene a conoscenza dell'iniziativa di Erode di inviare a Betlemme un corpo di mercenari perché uccida tutti i bambini al di sotto dei tre anni. Combattuto tra l'istinto di proteggere la propria famiglia e l'impulso di avvertire tutti gli abitanti del villaggio, Giuseppe opera la scelta più egoistica, condannando a morte venticinque bambini del villaggio, e infliggendo a se stesso un incubo ricorrente, che lo perseguiterà ogni notte.La famiglia lascia dunque Betlemme, fa ritorno a Nazaret, e qui passano gli anni, al primogenito si aggiungono altri figli. Quando Gesù ha tredici anni e suo padre trentatré, nel corso di una sanguinosa cattura di ribelli zeloti condotto dai legionari romani nei pressi del villaggio di Sefforis, Giuseppe, corso a controllare un suo vicino di casa, viene catturato e muore in croce. A scoprire il corpo sono Maria, distrutta dalla perdita del marito, e Gesù, al quale si trasmette l'incubo del padre. Una richiesta di chiarimenti alla madre porta Gesù a scoprire la verità sull'eccidio di Betlemme e ad allontanarsi dalla propria casa, venendo meno ai doveri di primogenito. Gesù si reca a Gerusalemme (sulla strada viene assalito e derubato da due briganti), interroga un sacerdote del Tempio circa l'eredità della colpa, si reca poi a Betlemme, dove incontra l'anziana schiava che gli ha fatto da levatrice, Zelomi. Nel deserto, incontra un uomo che si fa chiamare semplicemente Pastore, lo stesso angelo che ha annunciato a Maria la nascita di Gesù. Nonostante la condotta immorale tenuta da Pastore, Gesù trascorre quattro anni con lui, conducendo un enorme gregge, evitando pressoché ogni contatto con la gente. Al compiersi dei quattro anni, Gesù, inviato da Pastore a cercare una pecora smarrita nel deserto, incontra Dio, sottoforma di una colonna di fumo: viene informato del fatto che la sua vita appartiene inesorabilmente a Dio, e suggella con lui un patto grazie al quale, dopo morto, riceverà potere e gloria. L'angelo che si fa chiamare Pastore scaccia Gesù; il ragazzo, appena diciottenne, si incammina verso Nazaret. Lungo il percorso, dovendosi fermare per medicare una ferita che ha preso infezione, Gesù incontra Maria di Magdala, una prostituta che, innamoratasi follemente di lui, rinuncia alla professione per divenire la sua amante e compagna. Dopo otto giorni trascorsi con lei, Gesù fa ritorno a casa, dove, alla rivelazione dell'incontro nel deserto, viene accolto freddamente dalla madre e dai fratelli maggiori. Decide di tornare da Maria di Magdala e parte con lei per la costa del Lago di Tiberiade, dove inizia a compiere prodigi e a stringere amicizia con quelli che poi diventeranno i suoi discepoli e apostoli. Alle nozze di Cana Gesù compie il noto miracolo, tramutando l'acqua in vino. Tornato sulle rive del lago, Gesù ha un altro incontro con Dio, che dura quaranta giorni, e che vede anche la partecipazione del Diavolo, che si scopre essere l'angelo che apriva il racconto, il pastore con cui Gesù ha trascorso gli anni dell'adolescenza nel deserto. Dio spiega a Gesù che ciò che esige è l'acquisizione di una maggior estensione della devozione nei suoi riguardi e il solo modo per ottenerla è sacrificare il proprio figlio, il figlio di Dio, infliggendogli una morte dolorosa e infame, come la crocifissione, per avvicinare gli umili alla fede, in cambio di una generica promessa di una qualche forma vita dopo la morte. Lunga e dolorosa è l'elencazione delle conseguenze che la morte di Gesù porterà: Dio si dilunga nell'esporre martiri e martirii, guerre di religione e punizioni corporali di cui saranno autori e protagonisti i fedeli della religione che nascerà da quella croce, da quel sacrificio. Inizia la predicazione di Gesù, i miracoli e le guarigioni prodigiose; a Betania, villaggio natale di Maria di Magdala, Gesù incontra la sorella della compagna, Marta, e il fratello, Lazzaro. Da qui Gesù e i suoi discepoli si recano al Tempio di Gerusalemme, dove rovesciano i banchi dei cambiavalute e le gabbie che imprigionano le colombe da offrire in sacrificio. Di poco successivo è l'incontro con Giovanni Battista, precursore del Messia. Il romanzo, a questo punto, corre velocemente verso la fine: il Battista viene arrestato da Erode Antipa e fatto decapitare; Lazzaro muore, ma Maria di Magdala sconsiglia Gesù dal resuscitarlo, e questi, obbediente, non tenta di farlo. Proprio a Betania un Gesù disperato, disgustato dalla figura di un Dio insensibile, sanguinario e crudele, ermetico e quasi folle, inscena l'ultimo tentativo di una titanica ribellione, un tentativo che si dimostrerà inutile e vano, e sancirà il trionfo di un Dio carnefice e implacabile.

José de Sousa Saramago nasce ad Azinhaga il 16 novembre del 1922, scrittore, poeta e critico letterario portoghese, premio Nobel per la letteratura nel 1998; definito dal critico letterario statunitense Harold Bloom "Il romanziere maggiormente dotato di talento ancora in vita, un Maestro, uno degli ultimi titani di un genere letterario in via di estinzione".

Le sue posizioni sulla religione e il suo ateismo hanno suscitato notevoli controversie in Portogallo. Dopo la pubblicazione de "Il vangelo secondo Gesù Cristo", le aspre critiche rivoltegli lo hanno indotto a lasciare il paese per vivere alle Canarie. Di nuovo, nel 2009, con l'uscita del suo romanzo "Caino", Saramago si trova a polemizzare con la chiesa cattolica portoghese, criticando la Bibbia e definendo Dio "vendicativo, rancoroso, cattivo, indegno di fiducia".

I punti più controversi, rispetto ai vangeli canonici, sono dunque: la nascita di Gesù, avvenuta da un rapporto carnale tra i suoi genitori («Come tutti i figli degli uomini, il figlio di Giuseppe e Maria nacque sporco del sangue di sua madre, vischioso delle sue mucosità e soffrendo in silenzio», p.69); la morte di Giuseppe avvenuta per crocifissione, nel suo trentatreesimo anno di vita («Il ragazzino di nome Gesù è inginocchiato davanti al cadavere, piange, vorrebbe toccarlo, ma non osa, arriva però il momento in cui il dolore è più forte del timore della morte, allora abbraccia quel corpo inerte, Padre mio, padre mio, dice, e un altro grido si unisce al suo, Povero Giuseppe, povero marito mio, è Maria che finalmente è arrivata, esausta, aveva cominciato a piangere già da lontano perché fin da quell'istante, vedendo il figlio fermarsi, sapeva ciò che l'aspettava», p.149); l'amore, anche sensuale, di Gesù per la Maddalena («Quei dolci sfioramenti facevano rabbrividire Gesù, le unghie della donna che gli percorrevano la pelle, Non aver paura, disse Maria di Magdala», p.255) intriso di echi tratti dal Cantico dei Cantici («Le curve dei tuoi fianchi sono come monili, il tuo ombelico è una coppa rotonda, colma di vino profumato, il tuo ventre è un mucchio di grano, circondato da gigli, i tuoi seni sono come due cerbiatti, gemelli di una gazzella...», p.256); la vicinanza tra Dio e Diavolo, figure quasi speculari, complementari l'una all'altra («Signore, Quanto sei noioso, uomo, che altro c'è, Il pastore del gregge, Quale pastore, Quello che sta con me, Ebbene, È un angelo o un demonio, È uno che conosco, Ma, dimmi, è angelo o demonio, Te l'ho già detto, per Dio non c'è né avanti né dietro, sta' bene», p.240); la figura di Dio, tratteggiata come autoritaria, vendicativa, crudele, spesso mossa da intenzioni nascoste e insensate («Signore, dimmi, Zitto, non domandare altro, l'ora arriverà, né prima né dopo, e allora saprai che cosa voglio da te, Udirti, mio Signore, significa obbedire, ma voglio farti ancora una domanda, Non mi infastidire.. », p.239); la razionalizzazione degli eventi soprannaturali: le apparizioni di angeli e i miracoli vengono ricondotti alla quotidianità, alla sfera della possibilità, in un qualche modo sono banalizzati, quando non del tutto ignorati.

Cinematograficamente questo romanzo può essere accostato alla pellicola L'ultima tentazione di Cristo (Martin Scorsese, USA 1988), film aspramente criticato dal clero cattolico, in cui ci viene presentato un Gesù essenzialmente umano che vive il suo rapporto con Dio come persecutorio, un Gesù che vorrebbe vivere come gli altri, avere una famiglia, un Gesù che non comprende il suo percorso messianico. Nel film di Scorsese, Cristo, rappresentato dal volto ambiguo e inquietante di Willem Defoe, è innanzitutto un uomo: un uomo pieno di dubbi, pieno di paure, disorientato da voci e apparizioni, segnali di un soprannaturale indefinibile che gli indica la strada, sì, ma solo un poco alla volta, senza rivelargli mai la verità e il proprio destino fino in fondo. «Vuoi sapere chi è il mio dio? È la paura» afferma Cristo. Paura di essere davvero il Messia e non sapere che cosa fare, paura di dover parlare agli uomini e di rispondere alle loro domande con le parole di Dio, paura di dire le cose sbagliate o, peggio, di dire le cose giuste, e, in ultimo, paura di dover soffrire per tutto questo. Questo Gesù quindi chiede aiuto a chiunque per ricevere sostegno nel compiere il proprio destino: chiede perdono e conforto alla Maddalena, consigli a Giovanni Battista e agli uomini del deserto, protezione a Giuda e forza a Dio: infatti essere il Figlio di Dio significa non essere risparmiato né dalla sofferenza più atroce, la crocifissione, né dalla morte. Dover essere il Messia, portare la speranza fra gli uomini, è un compito gravoso, terribile, sovrumano. L'ultima tentazione di Cristo, e forse l'unica vera tentazione di Cristo, si consuma proprio sulla croce ed è il sogno di una vita da uomo, lontano dalla sofferenza, dalle paure, dall'attenzione della gente; una vita semplice, fatta di amore, famiglia, figli e finalmente libera da quel pesante giogo che lo ha accompagnato per tutta la vita: «Non sei il Messia» gli sussurra l'angelo custode che lo accompagna lontano dalla croce verso la sua nuova vita. Questo vuole il Cristo di Scorsese: essere liberato da questo peso e non avere più un dovere divino da compiere. Questo vuole il Cristo di Saramago. Questo non vuole il Cristo dei vangeli canonici, un Cristo che morendo sulla croce sussurrò "tutto è compiuto" (Giovanni 19.30).

Questo romanzo rappresenta una sfida per noi credenti evangelici. Negli ultimi decenni sentiamo ormai parlare di strane nuove teorie su Gesù: un mese sì uno no qualche editore se ne viene fuori con un bestseller dichiarando che Gesù era un guru New Age, un frammassone egiziano o un rivoluzionario hippy. All'interno del grande calderone noto come Third Quest un vasto fronte ha proposto l'interpretazione di un Gesù privo di qualsiasi dimensione propriamente escatologica. Tutto questo, anche se ci scandalizza (o ci ferisce) come cristiani, non ci deve però spaventare; dovrebbe semmai essere uno stimolo per equipaggiarci degli strumenti necessari per rispondere a questi attacchi. Accogliamo la sfida di presentare al mondo un Dio pieno d'amore che ha mandato suo figlio a morire sulla croce per noi, anche partendo dall'idea di un dio cinico e distante come quello di Saramago.

Federica Gramiccia, laurea in Comunicazione nella società della globalizzazione; specializzazione in Scienze delle Religioni (Tesi: L'immagine di Cristo nella cinematografia del secondo novecento), è responsabile dell'Ufficio Stampa dei Gruppi Biblici Universitari e collaboratrice con il gruppo GBU di Roma.

http://www.icn-news.com/?do=news&id=8694

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CENTRO ANTI-BLASFEMIA
Per chiarezza ricordiamo che nel romanzo ultrablasfemo
"Il Vangelo secondo Gesù " di J.Saramago,
fra tante bestemmie ed assurdità, vediamo che Gesù è un grandissimo
peccatore, convive e fa sesso con una prostituta, la solita Maddalena,
il suo amico e maestro è un pastore, il quale in realtà è il demonio in persona.
Questo Gesù si ribbella a Dio, il quale è molto crudele, nonostante questo,
Gesù è figlio di Dio, fa miracoli e muore in croce come vuole il Padre.
Queste sono fantasie da malati di mente, poiché il Santo non può essere
contemporaneamente un dannato, ed il figlio di Dio non può essere nello stesso tempo un
peccatore, e discepolo di Satana.
Di un Gesù così ne facciamo volentieri a meno, non ci serve, è spazzatura,
comunque questo Gesù è inventato dall'ateo Saramago, e noi possiamo stare tranquilli,
perché il nostro Gesù è solo quello vero del Nuovo Testamento, Santissimo,Purissimo,
Dio incarnato, e Salvatore del mondo.

http://sites.google.com/site/centroantiblasfemia/

http://sites.google.com/site/centroantiblasfemia/Home/il-vangelo-secondo-saramago-di-fulvio-canteruccio

LA CHIESA CATTOLICA LANCIA IL UN FILM CONTRO LOURDES-VERGOGNA

LA CHIESA CATTOLICA LANCIA IL UN FILM CONTRO LOURDES-VERGOGNA


Lourdes, della trentottenne regista austriaca Jessica Hausner

Il film narra appunto di un pellegrinaggio a Lourdes. Tra i pellegrini ci sono malati e persone sane, che intraprendono questo viaggio nella speranza di trovare un conforto spirituale o perché sono alla ricerca di una guarigione corporale. La protagonista del film è Christine, una giovane donna costretta da una malattia incurabile all’immobilità, che recatasi in pellegrinaggio a Lourdes – più per uscire da un forzato isolamento che per sentimenti devozionali – si ritrova, quasi come in sogno, completamente guarita, in grado di muoversi e camminare. Lo spettatore viaggia insieme a lei, scopre Lourdes attraverso i suoi occhi e si immedesima nel suo desiderio di allacciare legami sociali e affettivi con gli altri, a partire da Maria, una giovane volontaria dell’Ordine di Malta che si prende cura di lei. Christine osserva l’universo di Maria con un pizzico di invidia. Vede Maria come un’eco del suo passato e questo le infonde speranza. Ma Maria preferisce frequentare i suoi coetanei e talvolta tenta di sfuggire allo spettacolo della malattia. Christine si accontenta allora della compagnia della signora Hartl, una sessantenne brusca e solitaria. La signora Hartl non è andata a Lourdes per curare un male fisico ma per tentare di alleviare le sofferenze di una vita interamente trascorsa in solitudine. Prova il bisogno di dare un senso alla sua esistenza vuota, di colmare questo vuoto con una missione. Lo troverà prendendosi cura di Christine, pregando per lei. E la sua preghiera sarà esaudita: durante il soggiorno, la salute di Christine migliora miracolosamente e alla fine la donna guarisce : è di nuovo in grado di camminare. La guarigione suscita ammirazione, ma anche dubbi e gelosie. Il comitato dei medici di Lourdes è chiamato a esprimersi sul miracolo. Il verdetto è incerto, in quanto la malattia di Christine è imprevedibile : le sue condizioni possono migliorare notevolmente ma anche aggravarsi con altrettanta facilità. Christine si aggrappa a questa nuova occasione di felicità, pur temendo che possa rivelarsi effimera. E così sarà: alla fine della festa a conclusione del pellegrinaggio, Christine si ritroverà sulla sua sedia a rotelle. Forse il miracolo non c’è stato, certamente non s’è verificato quello interiore, più volte dichiarato indispensabile, non per la vita fisica, ma per la vita cristiana.

La pellicola, opera di una regista che si dichiara non credente, è comunque interessante e ben girata. Sarà senz’altro oggetto di dibattito. Intanto, a Venezia ha incassato una serie di riconoscimenti tra cui il Premio Signis dell’Organizzazione cattolica internazionale per il cinema, il Premio La Navicella della Fondazione Ente dello Spettacolo e Rivista del Cinematografo e il Premio Fipresci assegnato da una giuria internazionale di critici.



http://www.toscanaoggi.it/notizia_3.php?IDNotizia=12391&IDCategoria=1



CENTRO ANTI-BLASFEMIA

LOURDES UN FILM CONTRO I MIRACOLI DI LOURDES

Questo film è blasfemo, prima di tutto perché è fantasia, e sappiamo che il detto del saggio dice: "Scherza coi fanti e lascia stare i Santi",

secondo perchè la regista Jessica Hausner è atea, quindi non è competente in materia di fede, terzo perché a Lourdes sono avvenuti

moltissimi miracoli veri e nel film il miracolo non avviene e c'è molta aria di inganno.

Quello che sconcerta è che questo film blasfemo contro la sacralità di Lourdes è stato premiato dai cattolici:

Premio Signis dell’Organizzazione cattolica internazionale per il cinema alla mostra del cinema di Venezia 2009.

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La realtà è quella che conta, la fantasia rimane falsiltà inutile, anche se si tratta di un buon film di alto livello artistico.

Vediamo Lourdes nella realtà:

Il santuario di Lourdes è particolarmente associato alla speranza di ottenere guarigioni miracolose, ed è pertanto meta di un grande numero di fedeli infermi. In Italia vi sono tre associazioni di volontari, l'UNITALSI, l'OFTAL, e lo SMOM (Sovrano Militare Ordine Di Malta), che organizzano il trasporto e l'assistenza degli ammalati a bordo di treni e aerei convenientemente attrezzati. Dal 1958 si svolge annualmente il Pellegrinaggio Militare Internazionale, che riunisce migliaia di fedeli che lavorano in "divisa" al servizio degli altri.



Processione pomeridiana degli ammalati intorno al Santuario
Secondo i credenti, per invocare la guarigione è particolarmente efficace il rito dell'immersione nelle piscine, appositamente realizzate, riempite con l'acqua che sgorga dalla sorgente presso la grotta delle apparizioni. La stessa sorgente alimenta anche le fontane, dalle quali i pellegrini bevono l'"acqua di Lourdes", riempiendone bottiglie e taniche da portare a casa.

Dal 1905 è in funzione presso il santuario il Bureau Médical (ufficio medico), che raccoglie le segnalazioni di presunte guarigioni miracolose. A tutto il 2006, 67 casi di guarigione sono stati riconosciuti ufficialmente dalla Chiesa cattolica come miracoli.

http://it.wikipedia.org/wiki/Nostra_Signora_di_Lourdes

Alcuni miracoli di Lourdes:

http://www.gesuemaria.it/i-miracoli-di-lourdes-5.html

A Lourdes avvengono ancora dei miracoli, o almeno dovrebbero essere tali :

IL MIRACOLO DI LOURDES. LA STORIA DI ANTONIETTA MALATA DI sla E ORA GUARITA
http://irpinianelmondo.wordpress.com/2009/08/26/il-miracolo-di-lourdes-la-storia-di-antonietta-malata-di-sla-e-ora-guarita/

I miracoli di Lourdes non sono una montatura:

http://www.zenit.org/article-2728?l=italian

Le 67 guarigioni inspiegabili

http://it.wikipedia.org/wiki/Miracoli_di_Lourdes#Le_67_guarigioni_inspiegabili

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Ora perchè inventare un falso miracolo e far perdere la speranza a dei poveri malati che vogliono recarsi a Lourdes ?

Questo film contro la fede e la speranza non solo è sotto la regia dell'atea austriaca Jessica Hausner, ha avuto un premio

dagli atei razionalisti UAAR:

Il “Premio Brian”, alla sua IV edizione, viene quest’anno attribuito al film Lourdes della regista Jessica Hausner per l’approccio razionalista al tema del miracolo.


http://www.uaar.it/news/2009/09/11/assegnato-premio-brian-2009/

Certo agli atei farebbe comodo che le cose fossero come nel film, ma la realtà è diversa è questa solo è importante,

le favole, specialmente quelle degli atei sono spazzatura.



http://sites.google.com/site/centroantiblasfemia/

http://sites.google.com/site/centroantiblasfemia/Home/lourdes-un-film-contro-i-miracoli-di-lourdes



Una Lourdes troppo buia per essere vera
Vittorio Messori, Corriere della Sera del 12 febbraio 2010

La prospettiva di Jessica Hausner nel suo Lourdes è dichiarata subito, sin dalla scena iniziale, coll’inquadratura dall’alto della sala da pranzo per i pellegrini. Nessuna finestra, ma una luce artificiale fioca, su un ambiente claustrofobico: nero il pavimento, nere le pareti cui sono appesi crocifissi neri, nere le gonne e i pantaloni del personale, neri i mantelli delle hospitalières con la croce di Malta, nere le divise dei Cavalieri dell’Ordine, neri i clergyman dei preti. A quei tavoli funerei prende posto,in silenzio, una turba da corte dei miracoli di nani, paralitici, cancerosi, assistiti da volontari tanto formalmente educati quanto distratti o perplessi (“che ci faccio, qui?”), vivi solo nello scambio di sguardi tra ragazze col velo e giovanotti col basco. Poca, pochissima luce in tutto il film, la cui cifra cromatica è il plumbeo: nuvole nere nel cielo persino nelle pochissime scene all’aperto. Anche la benedizione eucaristica del pomeriggio –l’appuntamento quotidiano più amato dai pellegrini, assieme alla processione notturna con le fiaccole– non è girata, come è nel vero, sulla grande, luminosa Esplanade che fronteggia i tre santuari sovrapposti. No, la Hausner ha scelto di ambientarla nell’enorme chiesa sotterranea, dove non penetra alcuna luce. Poca luce pure per la lugubre festicciola finale. E buia, ovviamente, la scena topica della guarigione –miracolosa o casuale che sia– della tetraplegica venuta a Lourdes non per fede, ma per sfuggire dalla casa dove il male la imprigiona.

Crediamo abbia visto bene la UAAR, “Unione degli atei e degli agnostici razionalisti“ nell’attribuire a questo film il suo beffardo premio intitolato a Brian, dal nome di una dissacrante pellicola su Gesù. Dicono, questi atei organizzati, che l’opera della Hausner potrà aiutare a perdere la fede “chi non è ancora approdato a una visione disincantata e scettica“. Pure la Massoneria ha espresso il suo apprezzamento. Che dire, allora, del premio attribuito dagli uomini di cinema cattolici, riuniti in un’associazione riconosciuta ufficialmente dalla Santa Sede? Che dire della diocesi milanese che ha deciso di sponsorizzare quest’opera, diffondendola nelle parrocchie?

Verrebbe in mente quanto mi disse un Umberto Eco ironicamente deluso, quando analoghi premi cattolici (uno, addirittura dalla Loyola University, l’ateneo dei gesuiti americani) furono attribuiti al film tratto dal suo Il nome della rosa: “Io ho faticato per fare un libro radicalmente agnostico se non ateo, sperando di suscitare un dibattito infuocato. E invece no, ‘sti preti mi fregano , applaudendomi e riempiendomi di premi. Quasi quasi ho nostalgia dei bei, vecchi tempi della Santa Inquisizione. Quei tosti domenicani erano meno noiosi del frate e del sagrestano “ adulti“ che, entusiasti, acclamano il miscredente“.

Ma sì, sarebbe facile sorridere del masochismo clericale, cui peraltro siamo ormai rassegnati. Qui, però, occorre forse riconoscere delle attenuanti. In effetti, a una prima lettura il film della regista austriaca (la solita ex-cattolica: l’Occidente ne è ormai pieno) pare accattivante per i devoti. Non c’è nulla dell’anticlericalismo di un Emile Zola che si intrufolò, da anonimo, nel Pellegrinaggio Nazionale francese e ne trasse il suo fazioso romanzo, dove tutto inizia, per lui, da “une pauvre idiote“, da una piccola isterica chiamata Bernadette. Nulla, qui, delle invettive delle Logge ottocentesche, che chiedevano la chiusura manu militari di Lourdes “per abuso della credulità pubblica“, nonché per “ragioni igieniche“. Il vecchio mangiapretismo vociferante ha fatto posto, nella Hausner, a un ateismo radicale, ma politically correct. E una simile negazione della fede -durissima nei contenuti, ma molto soft nei modi- può avere depistato i clericali entusiasti. L’ateismo, peraltro onestamente dichiarato nelle interviste, non sta tanto nella barzelletta del capo dei Cavalieri hospitaliers (la Madonna che vuole andare a Lourdes, perché non vi è mai stata), battuta un po’ blasfema che svela l’incredulità di quei volontari. Non sta tanto nei dubbi dei pellegrini, nel loro spiarsi invidiosi, ciascuno temendo che il vicino di stanza sia guarito e lui no. E non sta neppure in quei cappellani che, alle domande dei malati, replicano con slogan, quasi fossero distributori automatici di risposte apologetiche. No, l’ateismo radicale del film sta nell’annuncio che il cristianesimo è morto, perché proprio la cartina di tornasole di Lourdes rivela che sono morte le tre virtù teologali che lo sorreggevano: morta la Fede, morta la Speranza, morta anche la Carità, malgrado le apparenze di chi, come i volontari, sembra esercitarla. Ma per amore di sé, non dei bisognosi. Per sfuggire alla noia, per trovare un senso o un marito, più che per aiutare il prossimo.

Papa Giovanni definì Lourdes, che molto amava, “una finestra che si è spalancata all’improvviso, mostrandoci il Cielo“. La Hausner, quella finestra la chiude: da qui, la mancanza di luce, il senso di oppressione, la claustrofobia, il nero che segnano tutta la sua pellicola. Quel Cielo di Roncalli è ormai sbarrato, uccidendo la Speranza.

L’esplosione gioiosa dell’alba della Risurrezione è rimossa a favore di una routine devozionale grigia, noiosa, segretamente ipocrita. Ma è sul serio così? Chi ha esperienza vera di Lourdes sa (e non è retorica) che questo è il regno del dolore ma anche della gioia; della disperazione e della speranza; del dubbio e della fede; dell’egoismo di mercanti, osti, professionisti dell’assistenza e della generosità di infiniti anonimi. Un impasto contradditorio, certo, ma pieno di vita e plasmato, malgrado tutto, da una fede tenace, che non si arrende. Vi sono talvolta nubi, sui Pirenei. Ma, ancor più spesso, vi splende un sole caldo. La Hausner ha le sue ragioni, cui va il nostro rispetto. Ma, attorno alla Grotta –quella vera, non quella della ex allieva delle suore che ha perso la fede- c’è un braciere che continua ad ardere, simboleggiato dalle mille candele accese giorno e notte, da 150 anni. Non c’è il cero ormai spento, o solo fumigante, che vorrebbe questo film, tanto eccellente nella tecnica quanto unilaterale nei contenuti.

Vittorio Messori, Corriere della Sera del 12 febbraio 2010
Posted by etendard at 4:08 PM


http://etendard.blogspot.com/2010/02/una-lourdes-troppo-buia-per-essere-vera.html
Premiato dall' associazione degli agnostici ma anche dai cattolici
Lourdes, il film «ateo» che piace alla Curia
Di Foschini Paolo

http://archiviostorico.corriere.it/2010/febbraio/11/Lourdes_film_ateo_che_piace_co_7_100211023.shtml




FILM LOURDES

Di Jessica Hausner

La diocesi di Milano sponsorizza il film diffondendolo nelle sale parrochiali:

OFTAL DIOCESI MILANO

Mercoledì 10 febbraio dalle ore 10 presso il cinema “Palestrina” di Milano (via Palestrina 7 - MM2 Loreto) si terrà una proiezione speciale del film “Lourdes”.
La proiezione - particolarmente rivolta a sacerdoti, volontari delle Sale della Comunità e associazioni di volontariato ,tra cui la nostra OFTAL, sarà accompagnata da un dibattito e da un aperitivo. Tra gli altri interverranno:

Monsignor Dario Edoardo Viganò, Presidente Ente per lo Spettacolo;
Monsignor Franco Giulio Brambilla, Vicario Episcopale per la Cultura;
Don Renato Fiazza, Delegato del Segretariato pellegrinaggi italiani.
Per accreditarsi è necessario scrivere o telefonare a
e-mail: cinema@chiesadimilano.it oppure tel. 02/67131678

Il film, presentato in Concorso alla 66° Mostra del Cinema di Venezia, narra di un pellegrinaggio a Lourdes. Tra i pellegrini ci sono malati e persone sane, che intraprendono questo viaggio nella speranza di trovare un conforto spirituale o perché sono alla ricerca di una guarigione corporale. La protagonista del film è Christine, inchiodata alla sedia a rotelle da una malattia incurabile. Lo spettatore viaggia insieme a lei, scopre Lourdes attraverso i suoi occhi e si immedesima nel suo desiderio di allacciare legami sociali e affettivi con gli altri. La vita della giovane donna è stata sconvolta dalla malattia, che l’ha costretta a un isolamento da cui ora desidera uscire. Vorrebbe tornare a essere « normale » e poter fare ciò che possono fare gli « altri » con disinvoltura. Maria è una giovane volontaria dell’Ordine di Malta che si prende cura di lei. Maria accompagna Christine ai bagni e alle processioni, la nutre, la lava e la aiuta a coricarsi. Christine osserva l’universo di Maria con un pizzico di invidia. Vede Maria come un’eco del suo passato e questo le infonde speranza. Ma Maria preferisce frequentare i suoi coetanei e talvolta tenta di sfuggire allo spettacolo della malattia. Christine si accontenta allora della compagnia della Signora Hartl, una sessantenne brusca e solitaria. La Signora Hartl non è andata a Lourdes per curare un male fisico ma per tentare di alleviare le sofferenze di una vita interamente trascorsa in solitudine. Prova il bisogno di dare un senso alla sua esistenza vuota, di colmare questo vuoto con una missione. Lo troverà prendendosi cura di Christine, pregando per lei. E la sua preghiera sarà esaudita : durante il soggiorno, la salute di Christine migliora miracolosamente e alla fine la donna guarisce : è di nuovo in grado di camminare. La guarigione suscita ammirazione, ma anche dubbi e gelosie. Il comitato dei medici di Lourdes è chiamato a esprimersi sul miracolo. Il verdetto è incerto, in quanto la malattia di Christine è imprevedibile : le sue condizioni possono migliorare notevolmente ma anche aggravarsi con altrettanta facilità. Christine si aggrappa a questa nuova occasione di felicità, pur temendo che possa rivelarsi effimera.

Approfondimenti: la scheda del film a cura dell’ACEC

Scritto da Redazione OFTAL \\ tags: Anteprima, Diocesi di Milano, Lourdes




http://www.oftalmilano.it/index.php/tag/diocesi-di-milano/



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I CATTOLICI PRENDONO IL MUSICAL BLASFEMO JESUS CHRIST SUPERSTAR E AGGIUNGENDO LA RESURREZIONE LO FANNO PASSARE PER MUSICAL CRISTIANO !

Jesus Christ Superstar - La Resurrezione

Proposta per ospitare “Jesus Christ La Resurrezione”, rappresentazione musicale organizzata e prodotta dal Gruppo Musicale Ex allievi del Collegio Vescovile Balbi Valier della zona di Conegliano (TV).
Lo spettacolo teatrale prende spunto dal famoso musical degli anni settanta “Jesus Christ Superstar”, reinterpretandolo però secondo una chiave più fedele alla tradizione cristiana.










Lo scorso mese di Aprile, presso il Teatro Careni di Pieve di Soligo (TV), alla presenza del Vescovo della Diocesi di Vittorio Veneto Mons. Giuseppe Zenti, si è tenuta la prima assoluta di una rappresentazione musicale organizzata e prodotta dall’associazione culturale senza scopo di lucro “Gruppo Musicale Ex Allievi del Collegio Vescovile Balbi Valier”.



Nel corso della Settimana Santa gli ex allievi hanno portato in scena uno spettacolo dal titolo “Jesus Christ - La Resurrezione”, prendendo spunto dal famoso musical degli anni settanta “Jesus Christ Superstar” ma reinterpretandolo secondo una chiave più fedele alla tradizione cristiana. Mentre l’originale evidenziava soprattutto l’aspetto umano di Gesù e si concludeva con la Sua morte, l’edizione voluta dagli ex allievi del Balbi esprime sia la sofferenza umana che la vittoria divina di Cristo sulla morte e si conclude proprio con la Sua resurrezione.

Oltre cento persone, con ruoli diversi, hanno collaborato alla realizzazione dell’opera. Il cast artistico include il “Coro Improvvisando” di Conegliano, il gruppo musicale “Special Sound Group” di Pieve di Soligo e il corpo di ballo della Associazione S.D. “Dance Point”.

La regia è affidata a Giuseppina Mattarollo, Renata Scalco Bonaldo e Fabio Sforza. Direttore del coro e dell’orchestra è Marco Fontanive.



Il gruppo musicale, costituitosi spontaneamente, ha carattere amatoriale in quanto riunisce soggetti non professionisti, persone di tutte le età e di diversa formazione e provenienza associate dal desiderio di costruire assieme un autentico progetto collettivo, dando inoltre l’opportunità a molti giovani di impegnare il proprio tempo e le proprie energie in una proposta di ampio respiro che ha l’obiettivo di trasmettere un messaggio cristiano di grande valore. Nella sua eterogeneità e senza alcuna pretesa o ambizione di carattere artistico, il gruppo musicale è unito dalla passione per la vicenda umana e divina di Gesù Cristo, qui rappresentata in una forma moderna e attuale: un modo particolarmente intenso per manifestare e trasmettere una testimonianza di fede cristiana.



Il risultato finale, al di sopra di ogni aspettativa, è stato così commentato da Mons. Giuseppe Zenti al termine della rappresentazione: “Una cosa eccezionale, a livello di eccellenza, un insieme di persone che ha saputo offrirci qualcosa di più di uno spettacolo, che ci ha fatto riflettere, oltre che esultare intimamente” (Teatro Careni di Pieve di Soligo, 3 Aprile 2007).



Il Consiglio Direttivo del Gruppo Musicale, dopo alcune repliche dello spettacolo tenute tra Pieve di Soligo e Conegliano, avrebbe ora il desiderio di farlo conoscere anche al di fuori della propria realtà territoriale, certo di incontrare la sensibilità ed il sostegno di molte Opere Salesiane disposte ad accoglierlo.



Si vorrebbe dunque lanciare un appello a scuole, collegi, parrocchie o oratori interessati ad ospitare la rappresentazione musicale “Jesus Christ La Resurrezione”, compatibilmente con i requisiti tecnici e le necessità logistiche che coinvolgono un gruppo di lavoro così numeroso (circa cento persone).



In particolare ci permettiamo di evidenziare i seguenti aspetti della proposta:



- l’Associazione “Gruppo Musicale Ex Allievi del Collegio Vescovile Balbi Valier” è disponibile a portare lo spettacolo nella vostra Casa Salesiana a titolo gratuito;

- all’Associazione verrà riconosciuto unicamente il rimborso delle spese vive, che saranno di volta in volta concordate con la Casa ospitante, anche a seconda del tipo di supporto tecnico, logistico e promozionale che la stessa Casa è in grado di sostenere e ricorrendo se necessario ad eventuali sponsor (a titolo esemplificativo e non esaustivo, potrà essere richiesto il rimborso delle spese di trasferta, il costo dei fornitori di servizi esterni quali tecnici audio e luci, le spese per il noleggio e la manutenzione dei costumi, per il materiale promozionale e per le relative affissioni, eventuali spese straordinarie o impreviste, etc.);

- dovrà essere garantito l’ingresso gratuito allo spettacolo, con proposta di offerta libera il cui ricavato, una volta detratte le spese, sarà donato in beneficenza a realtà meritevoli di attenzione, su indicazione della stessa Casa Salesiana (ad esempio per le missioni salesiane) e in accordo con l’Associazione;

- dovrà essere messa a disposizione per lo spettacolo una struttura (teatro o auditorium) sufficientemente capiente e dotata di un palco ampio e profondo, necessario ad accogliere contemporaneamente orchestra, coro, corpo di ballo, attori e comparse per un totale di oltre 60 persone.





Alcune foto della “prima assoluta” al Teatro Careni di Pieve di Soligo sono disponibili su internet all’indirizzo:

http://www.flickr.com/photos/74678073@N00/sets/72157600050112253/show



Qui invece quelle dell'ultima replica a Conegliano:

http://www.flickr.com/photos/improvvisando/sets/72157603317550011/show



VEDI IL VIDEO



VEDI IL LIBRETTO DI SALA

http://www.donboscoland.it/articoli/articolo.php?id=4556



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CENTRO ANTI-BLASFEMIA



I CATTOLICI PRENDONO IL MUSICAL BLASFEMO JESUS CHRIST SUPERSTAR E AGGIUNGENDO LA RESURREZIONE LO FANNO PASSARE PER MUSICAL CRISTIANO !



Un opera blasfema, una bestemmia non può essere trasformata in preghiera, ma i cattolici sono ipocriti e ignorantissimi sulle Sacre Scritture !



Ricordiamo che il musical Jesus Christ Superstar è veramente blasfemo !





JCS E' UNA BESTEMMIA CONTRO GESU' E IL VANGELO


Andrew Lloyd Weber e Tim Rice
Gli autori del musical hanno affermato che era loro intenzione
ripudiare pubblicamente il Cristo delle Scritture.


Così Tim Rice ha creato un testo che nega apertamente le più
importanti verità su Cristo nei Vangeli e presenta un falso Cristo.


Tim Rice: "L’idea dell’opera è di far vedere Cristo con gli occhi di
Giuda… Cristo uomo,


non Dio… E, come Giuda, anche Cristo è confuso e non sa realmente chi
è."


Ma in verità Gesù ha detto: "Non ho io scelto voi dodici? Eppure uno
di voi è un diavolo"


Dunque, se guardo Gesù con gli occhi di Giuda, vedo quello che mi
vuol mostrare Satana.


Tim Rice ha affermato chiaramente di non credere che Gesù Cristo è
Dio.


Così la sua opera insiste costantemente sulla negazione del Figlio di
Dio. Fa dire a Maria Maddalena: "È un uomo, è solo un uomo."


Jesus Christ Superstar non spoglia Cristo soltanto della Sua divinità,
ma anche della Sua moralità.


Nell’opera Maria Maddalena viene presentata come una prostituta che
dice di Cristo:


"È soltanto un uomo… E io ho avuto così tanti uomini; in molte maniere
lui è solo uno in più."


In una scena Giuda rimprovera Gesù per il Suo cattivo comportamento
con Maria Maddalena.


Ma la Bibbia dice che era un uomo puro. Quale perversione del Suo
vero carattere!


Rice mette parole blasfeme anche in bocca al Signore. Quando la folla
preme per ricevere guarigioni, il Cristo Superstar dice:


"Siete troppi - non spingete! Non ce la faccio - non premete!
Guaritevi da soli!"


Questa è la pura e semplice negazione della più importante verità del
Vangelo: la divinità del Signore Gesù Cristo.


Il musical dipinge Cristo come un essere "non così sicuro", "triste e
stanco", che inveisce contro Dio:


"Mostrami adesso che non sarò ucciso invano… Mostrami che c’è uno
scopo perché mi vuoi far morire.


Sei molto astuto sul dove e sul come, ma non così esperto sul perché."


L’amarezza rappresentata contrasta aspramente con l’atteggiamento del
Figlio di Dio descritto nella Bibbia:


senza peccato, sincero, umile, interamente sottomesso alla volontà
del Padre e disposto a lasciarsi inchiodare alla croce per la salvezza
eterna dei peccatori.


Nell’opera Giuda accusa: "Dio! Non saprò mai perché mi hai scelto per
il tuo crimine, il tuo ripugnante, crudele crimine! Tu mi hai
assassinato!"


Dio ha detto di Gesù: "Questo è il mio Figlio amato, nel quale mi sono
compiaciuto. Ascoltatelo!" (Matteo 17:5). Soltanto Lui ha parole di
vita eterna.


Anche tu hai bisogno questa vita eterna, ma per natura non puoi
averla. Dio non si accontenta di una vita mediocre.


Ma se tu non puoi far niente per salvare te stesso, Cristo è in grado
di salvarti e di trasformare la tua vita.


Jesus Christ Superstar presenta un Cristo morto frustrato e sconfitto.
Uno che rimane inchiodato alla croce come un fallito.


Questa è la versione del diavolo - ma lui è interamente bugiardo.


La verità è che Cristo è morto con uno scopo: è morto per noi, che con
i nostri sforzi siamo incapaci di arrivare a Dio.


E dopo essere morto è anche risorto. E non solo! Quando la storia
dell’umanità sarà sull’orlo del baratro, Gesù tornerà e interverrà
personalmente.


SANDRO RIBI


http://www.benmelech.org/articoli/superstar.htm

QUINDI LA CHIESA CATTOLICA PREDICA UN ALTRO VANGELO JESUS CHRIST
SUPERSTAR


UN VANGELO BLASFEMO INVENTATO DAGLI ATEI ANDREW LLOYD WEBBER E TIM
RICE


Quanta ipocrisia regna nella Chiesa Cattolica, e nessuno ne parla!
Da molto tempo c'è questo atteggiamento blasfemo. Già negli anni '70,
mentre in tutta Italia le canzoni del musical blasfemo Jesus Christ
Supertstar erano censurate,


venivano radiotrasmesse da Radio-Vaticana. La Jesus Christ Superstar
ormai è diventata un opera di culto cattolico,


perfino ai bambini lo fanno recitare sull'altare delle chiese; vediamo
le bambine che cantano a Gesù un amore sessuale,


definendolo uno dei tanti che va a prostitute, e i bambini fanno la
parte di un Gesù cattivo che manda via con crudeltà,


i malati che gli chiedono aiuto; un Gesù che si arrabbia contro
l'Onnipotente, perché lo fa morire senza un motivo.
Quante bestemmie! Tutto accade anche perché molti cattolici sono
ignoranti e non posseggono Bibbie, ne conoscono il Vangelo;


in chiesa nemmeno si legge il Vangelo, si preferiscono citazioni da
religioni pagane.


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JESUS CHRIST SUPERSTAR è un opera molto blasfema,principalmente perché
gli autori;Andrew Lloyd Webber e Tim Rice, sono agnostci, non credono
in Gesù.
Nelle varie interviste hanno dichiarato che per loro Gesù era un falso
pofeta, sciocco
e libertino, mentre il vero sapiente era solo Giuda, l'unico che
capiva come andavano le cose.
Quindi vediamo che il Musical JCS insiste sulla negazione del Figlio
di Dio.
All'inizio, vediamo che la prostituta Maria Maddalena, riesce a
sedurre Gesù con le sue arti,
lo cosparge di mirra, lo coccola, l'accarezza. Giuda vedendo
questo,critica Gesù di essere
immorale, e fare il contrario di ciò che insegna. Intanto Gesù e
Maddalena, vivono insieme
giorno e notte, lei di notte gli canta una sensuale ninna nanna,gli
sussurra di stare
calmo, di rilassarsi e chiudere gli occhi, mentre lei baderà a lui e
lo rinfrescherà con la
mirrà. Gesù e Maddalena sono quindi amanti.Ecco come Maddalena
descrive il suo
amore per Gesù;
"Io non so come amarlo,cosa fare a convincerlo.
E' un uomo,è solo un uomo,ed io ho avuto tanti uomini prima,
in tutti i modi.Lui è solo uno in più.
Dovrei violentarlo?
Dovrei gridare e urlare?
Dare sfogo ai mii sentimenti?
Poi,se mi dicesse che mi ama,
non potrei resistere,propio non potrei resistere.....
Lo voglio così,l'amo così".
Quindi la prostituta Maddalena,crede che questo suo amato Gesù, non è
altro che uno dei
suoi tanti amanti, è solo un uomo, un uomo come gli altri che vanno a
protitute.
Quindi nel Musical JCS, Gesù è un libertino peccatore, non è finita
qui, la dissacrazione continua.
Ecco che nel Musical Gesù è pure malvagio. Quando una folla di
bisognosi e malati,
e lebbrosi preme per ricevere guarigioni, conforto e consolazione,
Gesù dice loro con furia: "Siete troppi-non spingete! Non ce la
faccio, non premete!
Guaritevi da soli, lasciatmi in pace". Questa è la pura e semplice
negazone della
più importante verità del vangelo: la divinità del Signore Gesù.
Gesù, nel Musical non solo è libertino e malvagio, è anche un essere
insicuro, triste, stanco,
è confuso e no sa realmente chi è, perché deve morire,e si ribbella a
Dio, perché lo fa morire
senza un motivo: "Mostrami adesso che non sarò ucciso
invano..........................................
.....Mostrami che c'è uno scopo perché mi vuo fare morire. Sei molto
astuto sul dove e sul come, ma non così
esperto sul perché". Quindi abbiamo un Gesù che bestemmia Dio, e poi
continua a urlare a Dio,
dicendogli di inchiodarlo e ucciderlo adesso prima che lui cambi idea,
vere bstemmie
che rendono Gesù il contrario di come è descritto nel Vangelo.
Anche Giuda nel Musical accusa Dio di averlo usato: "Dio!Non saprò mai
perchè mi hai scelto per il tuo
crimine, il tuo ripugnante, crudele crimine! Tu mi hai assssinato!"
Però poi nel Musical, vediamo che Giuda, dopo essersi impiccato, muore
e diventa un Angelo,
e scende dal cielo con altri Angeli e prende in giro Gesù che si trova
sulla croce,dicendogli
che si è fatto crocifiggere invano.
Gesù, nel Musical, muore crocifisso, non risorge, infatti non è Figlio
di Dio ma un pazzo peccatore
libertino e malvagio.
Che atei amino questo Musical è normale, ma chi si dice cristiano ed
accetta questo Musical,
nega la sua fede ed è un ipocrita e bestemmia Dio, le Sacre Scritture
e il Signore Gesù.
Se Gesù fosse stato come quello del Musical,il cristianesimo non
sarebe mai nato,
e nessuno conoscerebbe Gesù ora.


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AVVERTIMENTO PER TUTTI COLORO CHE SI PERMETTONO DI FALSIFICARE GESU'
CON CALUNNIE E BESTEMMIE


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Tutti dovremo un giorno comparire davanti al vero Signore Gesù Cristo
Giudice di tutta la terra,
e non davanti a quello partorito dall’immaginazione di qualche ateo,
agnostico, pagano o falso cristiano.
Il nostro destino eterno dipende dal rapporto che avremo avuto con
Lui.


CHI NON CREDE IN GESU' NON SI SALVA


V.Giovanni: 3, 35-36
3,35Il Padre ama il Figlio, e ha dato ogni cosa nelle sue mani. 36Chi
crede nel Figlio ha la vita eterna.
Chi disubbidisce al Figlio non vedrà la vita: incombe su di lui la
collera di Dio.


V.Giovanni: 8, 23-24
8,23Gesù rispose: " Voi siete della terra; io sono del cielo. Voi
appartenete a questo mondo, io non appartengo a questo mondo.
24Vi ho detto che andrete in rovina per i vostri peccati. IO SONO: se
non credete questo, andrete in rovina per i vostri peccati" .


V.Matteo: 10, 32-33
10,32"Tutti quelli che dichiareranno pubblicamente di essere miei
discepoli, anch'io dichiarerò che sono miei,
davanti al Padre mio che è in cielo. 33Ma quelli che pubblicamente
diranno di non essere miei discepoli,
anch'io dirò che non sono miei, davanti al Padre mio che è in cielo.


V.Marco: 8,38


8, 38Se uno si vergognerà di me e delle mie parole di fronte a questa
gente infedele e piena di peccati,
anche il Figlio dell'uomo si vergognerà di lui quando ritornerà,
glorioso come Dio suo Padre, insieme con i suoi angeli santi".
V.Marco: 16, 16
16,16Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo; ma chi non crederà sarà
condannato.


PER CHI BESTEMMIA E DICE COSE FALSE


V.Matteo : 12, 30-32


12,30"Chi non è con me è contro di me; e chi non raccoglie insieme
con me spreca il raccolto.
31"Perciò vi dico: tutti i peccati e tutte le bestemmie degli uomini
potranno essere perdonati,
ma chi avrà detto una bestemmia contro lo Spirito Santo non potrà
essere perdonato.
32Se uno avrà detto una parola contro il Figlio dell'uomo potrà essere
perdonato; ma chi avrà detto una parola contro
lo Spirito Santo non sarà perdonato, né ora né mai.


V.Matteo: 12, 36-37
12,36"Vi assicuro che nel giorno del giudizio tutti dovranno render
conto di ogni parola inutile che hanno detto:
37perché saranno le vostre parole che vi porteranno a essere
condannati o a essere riconosciuti innocenti".


GESU' PUNIRA' I PECCATORI
V.Matteo: 13, 40-43


10,40"Come l'erba cattiva è raccolta e bruciata nel fuoco, così si
farà alla fine del mondo. 41Il Figlio dell'uomo manderà i suoi
angeli,
ed essi porteranno via dal suo regno tutti quelli che sono di ostacolo
agli altri e quelli che fanno il male.
42Li getteranno nel grande forno di fuoco. Là piangeranno come
disperati. 43Invece, quelli che fanno la volontà di Dio,
quel giorno saranno splendenti come il sole nel regno di Dio Padre.
Chi ha orecchi, cerchi di capire".


V.Matteo: 16, 27
16,27"Il Figlio dell'uomo ritornerà glorioso come Dio suo Padre,
insieme con i suoi angeli.
Allora egli darà a ciascuno la ricompensa in base a quel che ciascuno
avrà fatto.


GESU' AVVERTE I FALSI CRISTIANI


V.Matteo: 7, 21-23
7,21"Non tutti quelli che dicono: "Signore, Signore!" entreranno nel
regno di Dio.
Vi entreranno soltanto quelli che fanno la volontà del Padre mio che è
in cielo.
22Quando verrà il giorno del giudizio, molti mi diranno: "Signore,
Signore!
Tu sai che noi abbiamo parlato a tuo nome, e invocando il tuo nome
abbiamo
scacciato demòni e abbiamo fatto molti miracoli".
23"Ma allora io dirò: Non vi ho mai conosciuti. Andate via da me,
gente malvagia!".


ANCHE SAN PAOLO DONA UN DURO AVVERTIMENTO A CHI RACCONTA FALSI VANGELI
Galati: 1, 6-9
1,6Mi meraviglio di voi! Dio vi ha chiamati a ricevere la sua grazia
donata a voi per mezzo di Cristo,
e voi gli voltate così presto le spalle per ascoltare un altro
messaggio di salvezza! 7In realtà, un altro non c'è.
Esistono solamente alcuni che vi confondono le idee. Essi vogliono
cambiare il vangelo di Cristo.
8Ma sia maledetto chiunque vi annunzia una via di salvezza diversa da
quella che io vi ho annunziata:
anche se fossi io stesso o fosse un angelo venuto dal cielo. 9Sì! L'ho
detto e lo ripeto:
chiunque vi annunzia una salvezza diversa da quella che avete
ricevuto, sia maledetto.


Citazioni Bibbia Tilc
http://www.bibbiaedu.it/bibbia/interconfessionale/nt/index.html

http://sites.google.com/site/centroantiblasfemia/




http://sites.google.com/site/centroantiblasfemia/Home/i-cattolici-prendono-il-musical-blasfemo-jesus-christ-superstar-e-aggiungedo-la-resurrezione-lo-fanno-passare-per-musical-cristiano

La buona novella di Fabrizio De Andrè-Opera blasfema falsa

La buona novella di Fabrizio De Andrè.

L'album nato dalla lettura di alcuni vangeli apocrifi - in particolare il Protovangelo di Giacomo e Il vangelo arabo dell’infanzia - e pubblicato nell’autunno rivoluzionario del 1970,
divenne uno dei dischi più controversi del cantautore italiano. Innanzitutto perché affrontava il tema religioso nel periodo di piena rivolta studentesca, poi perché individuava nella figura di Gesù Cristo una forte carica sovversiva.
Due versi di Laudate hominem, ultimo brano dell’album, divennero presto il manifesto de La buona novella.

La buona novella: “Non voglio pensarti figlio di Dio ma figlio dell’uomo, fratello anche mio”.
De Andrè raccontava la carnalità e la forte umanità dei testi evangelici e della figura del Cristo,
“perché se lo sì considera un dio non sì può imitare; se lo si considera un uomo, sì”.


http://www.exibart.com:80/notizia.asp?IDNotizia=29941&IDCategoria=1

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La buona novella
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
La buona novella (1970) è il quarto album registrato in studio di Fabrizio De André


Quando gli fu chiesto per quale assurdo motivo, negli anni della contestazione giovanile, un cantautore rivoluzionario come lui avesse scritto un concept album dedicato a Gesù Cristo, lui rispose:"Perché Gesù Cristo è il più grande rivoluzionario della storia!". Pertanto la scelta di puntare sui Vangeli apocrifi come traccia da seguire per elaborare la trama del disco. Un modo questo per scoprire la vocazione umana, terrena, a volte quasi sofferente, dolorante e quindi poi provocatoria e rivoluzionaria della figura storica di Gesù di Nazareth. La narrazione, introdotta da un Laudate Dominum, inizia raccontando L'infanzia di Maria: la piccola Maria vive un'infanzia terribile segregata nel tempio ("dicono fosse un angelo a raccontarti le ore, a misurarti il tempo fra cibo e Signore"); l'impurità delle prime mestruazioni ("ma per i sacerdoti fu colpa il tuo maggio, la tua verginità che si tingeva di rosso") provocò il suo allontanamento e la scelta forzata di uno sposo; il matrimonio avviene con un uomo buono ma vecchio, il falegname Giuseppe ("la diedero in sposa a dita troppo secche per chiudersi su una rosa") che la sposa per dovere e la deve poi lasciare per quattro anni per lavoro.

Ne Il ritorno di Giuseppe si può cogliere la fatica della vita di Giuseppe; nel suo ritorno a casa porta una bambola per Maria, e la trova implorante affetto e attenzione. Il sogno di Maria riporta la scena nel tempio. In un sogno l'angelo che usava farle visita la porta in volo lontano "là dove il giorno si perde"; lì le dà la notizia della futura nascita di un bimbo; il testo allude ad un concepimento più terreno di quello raccontato dai vangeli canonici. Al risveglio Maria capisce di essere incinta ("parole confuse nella mia mente, svanite in un sogno ma impresse nel ventre") e si scioglie in pianto.

La maternità inaspettata ("ave alle donne come te Maria, femmine un giorno e poi madri per sempre"), si esprime in Ave Maria, un omaggio alla donna nel momento del concepimento.

Dalla letizia che traspare in Ave Maria il passaggio a Maria nella bottega del falegname è drastico: il ritmo dato dalla pialla e dal martello scandiscono il dolore straziante del falegname che costruisce la croce ("tre croci, due per chi disertò per rubare, la più grande per chi guerra insegnò a disertare") con la quale il figlio di Maria ed i due ladroni verranno crocifissi. Infine sotto la croce stessa: "non fossi stato figlio di Dio t'avrei ancora per figlio mio". Questo aspetto è completamente trascurato dai Vangeli canonici. La via della croce è una delle canzoni in cui Fabrizio lascia trasparire i suoi pensieri e i suoi sentimenti anarchici: "il potere vestito d'umana sembianza ormai ti considera morto abbastanza".

Ne Il testamento di Tito vengono elencati i dieci comandamenti, analizzati dall'inedito punto di vista di Tito, il ladrone pentito crocifisso accanto a Gesù; i nomi dei ladroni variano da vangelo a vangelo (Dimaco, Tito, Disma e Gesta): Tito è il ladrone buono nel vangelo arabo dell'infanzia. Per quanto riguarda la musica, la prima strofa incomincia semplicemente con la voce ed un leggero accompagnamento con la chitarra, crescendo sempre più in strumenti e accompagnamenti fino all'ultima strofa.

L'opera termina con una sorta di canto liturgico che incita a lodare l'uomo, e non in quanto figlio di un dio, ma in quanto figlio di un altro uomo, quindi fratello.

http://it.wikipedia.org/wiki/La_buona_novella

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CENTRO ANTI-BLASFEMIA

Quanta ignoranza e bestemmia, ecco De Andrè dice di ispirarsi agli Apocrifi per rendere Gesù e i suoi genitori più

umani, niente di più falso, perché proprio questi Vangeli come il Protovangelo di Giacomo ed il Vangelo Arabo dell'infanzia,

rendono Gesù ed i suoi genitori ancora più gloriosi e divini rispetto ai Vangeli Canonici.

Quindi è De Andrè che rende Gesù ed i suoi genitori più umani, e nel farlo li rende sciocchi e ridicoli,

viene fuori un romanzo falso e blasfemo, dove ci sono spunti presi dagli Apocrifi ma il resto è disprezzo verso

la sacralità del Vangelo, di Gesù e dei suoi genitori. Specialmente la madre di Gesù viene profanata senza rispetto:

(l'impurità delle prime mestruazioni "ma per i sacerdoti fu colpa il tuo maggio, la tua verginità che si tingeva di rosso") !

Vediamo che De Andrè vuol un Gesù umano e non divino per poterlo imitare, quanta arroganza!

Gesù non lo possiamo costruire a nostro piacimento, ma per la nostra salvezza dobbiamo credere il vero Gesù,

quello dei Vangeli Canonici, il Figlio di Dio, la terza persona della S.S.Trinità.

Un Gesù umano inventato, non ci salva e non ci serve, è solo inutile bestemmia.



http://sites.google.com/site/centroantiblasfemia/Home/la-buona-novella-di-fabrizio-de-andre

Giuseppe e Maria a letto: polemica sul poster choc


Giuseppe e Maria a letto: polemica sul poster choc

Un manifesto, che mostra Maria e Giuseppe a letto, ha scatenato una polemica in Nuova Zelanda. «Povero Giuseppe, è duro seguire Dio», recita una didascalia alla base del poster, con l'immagine di Maria che rivolge gli occhi al cielo e Giuseppe con l'aria triste e sconsolata. Secondo i responsabili della Chiesa anglicana di St-Matthews-in-the-City, ad Auckland, il manifesto vuole mettere in crisi gli stereotipi sulla concezione immacolata di Gesù.

.
Vogliamo ridicolizzare la nozione letterale di un Dio mascolino che, dal cielo, riesce in qualche modo a far concepire un figlio a Maria», ha spiegato il vicario, Glynn Cardy, ammettendo di avere idee molto progressiste.

La portavoce della diocesi della Chiesa Cattolica ad Auckland, Lyndsay Freer, ha replicato che sottindendere che Maria e Giuseppe abbiano avuto rapporti per concepire Gesù è «inappropriato, irrispettoso e offensivo verso i cristiani».

http://www.lastampa.it/multimedia/multimedia.asp?p=1&pm=1&IDmsezione=17&IDalbum=22938&tipo=FOTOGALLERY#mpos

JESUS CHRIST SUPERSTAR-VERSIONE ITALIANA


JCS-Compagnia della Rancia-La versione italiana, con la regia e le coreografie di Fabrizio Angelini

JESUS CHRIST SUPERSTAR-VERSIONE ITALIANA

In italiano è meno artistico e musicale, con la regia di Fabrizio Angelini, che ha cambiato la storia.
Gesù vive oggi tra emarginati, e convive con una prostituta dell'est che si innamora di lui e lo
coccola di continunuo in provocante minigonna e tacchi a spillo.

Ora quanta follia,ignoranza e bestemmia; Gesù è vissuto in Palestina 2000 anni fa e ci ha
lasciato la sua vera storia il Santo Vangelo e la Sacra Bibbia, e questo noi dobbiamo
imparare e seguire per salvarci. Gesù oggi vive ma in cielo alla destra del Padre,
e solo spiritualmente abita con gli uomini che lo amano e lo credono, ma presto Gesù
tornerà per il Giudizio Universale, ed ogni uomo con questo Gesù farà i conti e non con
Gesù immorali e peccatori inventati da gente atea e blasfema, che non servono nè per
la nostra salvezza e nè per la cultura.





http://sites.google.com/site/centroantiblasfemia/Home/jesus-christ-superstar-versione-italiana

LA CHIESA CATTOLICA ACCETTA FILM BLASFEMI

LA CHIESA CATTOLICA ACCETTA FILM BLASFEMI

La Chiesa Catolica Romana,diventa sempre più potente,ormai sta conquistando pure i paesi exsovietici,
Russia compresa.Ma vediamo,la Chiesa di Roma è veramente la Chiesa di Cristo?



La chiesa romana,dall'inizio si è allontanata dal Vangelo,basta studiare la storia dei Papi,
corrotti,guerrieri,nepotisti,lussuriosi,amanti delle ricchezze,piuttosto politici che pastori.
La chiesa romana si è mantenuta,per l'esistenza di anime buone e cristiane come,
S.Francesco d'Assise, S.Francesco da Paola,S.Rita da Cascia,S.Antonio da Padova,
S.Teresa d'Avila, S.Paolo della Croce,e tanti altri Santi come loro.
Questi Santi cristiani,hanno mantenuto la fede nel popolo cattolico fin'ora.
Però,oggi non nci sono più Santi,e i cattolici adorano il Papa,il quale pieno di ricchezze,
lusso,banche,averi,non teme nessuno,nemmeno l'Altissimo,e si permette di fare culti sincretisti con
tutte le religioni pagane,poi si accanisce contro Gesù,favorendo opere blasfeme.
Quest'ultimo Papa tedesco ha perfino benedetto un film,dove Gesù,scende dal cielo,fa lo scemo,
beve la coca-cola,chiacchera con un agnostico,perfino riferisce di non potere farte miracoli,
e fa una rivelazione,l'uomo della Sindone di Torino,sarebbe il cattivo ladrone,l'impronta si è formata
premendo su di esso la stoffa.(Questa tesi è stata tante volte smentita dalla scienza)
Quindi usano Gesù,per falsificare la Sindone, questo film,viene trasmesso daRadio-Vaticana,
intanto a Torino,con la scusa della Sindone si raccologono le offerte,parte delle quali finisce nelle
casse Vaticane,vera ipocrisia.
Non è la sola,ecco un'altra,la chiesa cattolica da una parte si apoggia sui dogmi mariani,
ma ultimamente li sta distruggendo approvando certi film blasfemi.
Il film Nativity,ci mostra una Maria che fa un parto moderno,suo marito estrae Gesù che sta
per nascere, insanguinandosi le mani,Maria sente forti dolori,quindi questo spettacolo blasfemo
del parto,annulla la verginità post-partum.
La miniserie, La Sacra Famiglia,di canale 5,approvata dal Vaticano,fa vedere una famiglia perversa,
Maria,donna libera,scappa per convivere con un uomo,Giuseppeche è agnostico,crede che Gesù
è figlio di un soldato romano.Giacomo figlio di Giuseppe, vuole Maria,non riuscendosi con le buone,
cerca di violentarla,con molta violenza,sbattendola tante volte contro una parete,questo Gicomo nel
film cosimaniaco e perverso,sarebbe il S.Giacomo,fratello del Signore,morto martire,e Santo davvero,
da una vita piena di preghiere e da una grande castità,morendo vergine.
Nella miniserie,Giuseppe e Maria si amano e fano l'amore.Gesù non si capisce cosa sia,
da bambino sta per annegare nel fiume,poi ancora
bambino amoreggia con la sua fidanzatina,Maria Maddalena.
Quanta ipocrisia regna nella chiesa cattolica,nessuno ne parla.
Da molto tempo c'è questo atteggiamento blasfemo,già gli anni 70,mentre in tutta Italia,le canzoni
del musical,blasfemo,Jesus Christ Supertstar,erano censurate,venivano radiotrasmesse,
da Radio-Vaticana.JCS, ormai è diventata un opera di culto cattolico,perfino ai bambini la fanno recitare
sull'altare delle chiese,vediamo le bambine che cantano a Gesù un amore sessuale,definendolo uno
dei tanti che va a prostitute,e i bambini fanno la parte di un Gesù,cattivo,che manda via con crudeltà,
i malati che gli chiedono aiuto,un Gesù,che si arrabbia contro l'Onnipotente,perché,lo fa morire
senza un motivo.
Quante bestemmie, tutto accade anche perchè,i cattolici,sono ignoranti non posseggono Bibbie,
ne conoscono il Vangelo, in chiesa nemmeno si legge il Vangelo, si preferiscono, citazioni
da religioni pagane.
Le chiese cattoliche alla pari delle protestanti, sono diventati teatri e discoteche con tutti i tipi di musica,
compresa la satanica rock.
Il clero e i teologi cattolici,sempre più dichiarano,che i fatti del Vangelo,sono leggende,mentre sempre
più approvano e appoggiano, films blasfemi contro Gesù.
Il 1998,il, vaticano ha approvato il film blasfemo e New-Age, "I giardini dell'eden",in questo film,Gesù,(nato forse da un soldato romano)
abbandona la fidanzata che lo vuole,e parte alla ricerca del mondo,sperpera i risparmi di sua madre,
si fa zeloto,poi carovaniere,va in oriente,India,ammira il Buddha,passa la notte con una ragazza,
è un libertino peccatore, finisce in un monastero esseno dove impara la magia.
Impazzisce,ha le allucinazioni,va nel deserto,guarisce prendendo in braccio il demone che
lo tormenta, poi incomincia,ad andare in giro e guarisce con le terapie essene.
Ecco questo Gesù,che è tanto ignorante da chiedere perfino ad un delinguente carovaniere,
cosa deve fare,ora i cattolici lo propongono ai ragazzi nelle scuole.I cattolici,mentre insistono con il
celibato dei preti,ecco che lanciano Gesù fidanzati o peggio.
Il 1999,i cattolici hanno fatto un film, "Jesus" di R.Young,dove Gesù,inganna una fanciulla,Maria di
Betania,la fa innamorare pazzamente,e mentre lei vuole sposarlo,lui bruscamente la lascia per
la missione,giustamente Lazzaro,fratello di Maria,lo chiama, vigliacco,perché si è preso gioco di sua sorella.
In questo film Gesù,scherza,gioca,balla la tarantella invece di insegnare,in casa sta in mutande,
un cretino,che non ha nesuna divinità,per giunta viene crocifisso solo per volere dell'imperatore romano,
il sinedrio non avrebbe nessuna colpa, che bugie e falsità.
Ma ci sono cose ancora più,gravi.,le suore Paoline, vendono in tutto il mondo,con i loro audiovisivi,il film
più crudele e blasfemo, "L'Ultima Tentazione di Cristo",di M.Scorsese.
Qui ormai siamo davvero nel potere di Satana, infatti qui Gesù perfino costruisce croci,crocifigge,ammazza,
aiuta i romani ad uccidere gli ebrei.
Qui Gesù,si ribbella all'Onnipotente,non vuole la missione ma sposare la cugina M.Maddalena.
Questa fissazione se la porterà in croce,dove dove Satana,lo inganna,e lui credendosi libero, immagina
di fare sesso e figli,con la prima e seconda moglie,e perfino pecca con la cognata,la quale pure
avrà,figli da lui.
Quante orribili,bestemie.ma per i Paolini, questo film è evangelico.
Potremmo continuare ancora, ma ormai una chiesa che produce e vende il film di Scorsese, è la
chiesa di Satana,non merita il nostro interesse.
Saluti dal centro-studi per la difesa dell'Ortodossia Cristiana.
ELDOMOBARLION.

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