ARTICOLI CHE PARLANO DI OPERE CONTRO LA FEDE CRISTIANA E ARTICOLI CHE DIFENDONO LA FEDE CRISTIANA.
giovedì 16 agosto 2012
MARIA DI NAZARETH: IL FLM DI GIACOMO CAMPIOTTI CHE FALSIFICA E DISSACRA I VANGELI
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MARIA DI NAZARETH: IL FLM DI GIACOMO CAMPIOTTI CHE FALSIFICA E DISSACRA I VANGELI
DAL CENTRO ANTI-BLASFEMIA
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MARIA DI NAZARETH RAI 1 UNA VERGOGNOSA FARSA NEO-PAGANA.
ABUSO DELLA CRDULITA' POPOLARE
Il 31 Marzo dall'Agenzia AdnKronos ho appreso la notizia che su Rai 1 sarebbe stato trasmesso, diviso in 2 puntare, un film dedicato alla Vergine Maria e, dato anche il fondamentale momento Liturgico della Settimana Santa, sono stato rallegrato dalla notizia ed ho preso nota in agenda. Non guardo spesso la TV, tuttavia visto che il comunicato diramato da AdnKronos descriveva il film con la seguente frase: "dal Vangelo al piccolo schermo, a Pasqua Maria di Nazaret su Rai1" [1], ho pensato fosse una notizia vera, insomma una fonte certa. Nello stesso comunicato, la nota Agenzia riportava le parole del produttore della miniserie, Ettore Bernabei, ossia : ''E' un'opera fatta prendendo dai Vangeli, per quanto riguarda la vita di Maria, tutte le documentazioni storiche". Ho visto il film e sono rimasto allibito, scettico ed inorridito. Certo, fa molto piacere che circa 8 milioni di italiani, secondo quanto riporta l'Auditel, abbiano optato ...
... per la visione di un film "religioso" piuttosto che per qualche altra trasmissione di certo non edificante, ciò nonostante è davvero triste vedere come si possa speculare anche sulla Santa figura della Madre di tutti noi e di Colei che è l'Addolorata.
Anzitutto di fonti storiche ho rilevato ben poco, anzi una quasi totale assenza di verità, mescolata con molta confusione e farcita di alcuni sporadici riferimenti tratti da testi non ufficiali, detti "apocrifi" ed anche probabilmente "valtortiani".
La fiction presenta una Maddalena che non è quella dei Vangeli, fa confusione inoltre fra la "peccatrice" che irrompe durante il banchetto ed unge i piedi al Signore, asciugandoli successivamente con i propri capelli:
"Uno dei farisei lo invitò a mangiare da lui. Egli entrò nella casa del fariseo e si mise a tavola. Ed ecco una donna, una peccatrice di quella città, saputo che si trovava nella casa del fariseo, venne con un vasetto di olio profumato; e fermatasi dietro si rannicchiò piangendo ai piedi di lui e cominciò a bagnarli di lacrime, poi li asciugava con i suoi capelli, li baciava e li cospargeva di olio profumato". (Luca7,36-38)
e Maria Maddalena, tale perché di Màgdala, che può essere definita addirittura una iso-apostola, che è festeggiata dalla Chiesa cattolica il giorno 22 Luglio e che fu una delle principali "benefattrici di Gesù e degli Apostoli":
"C'erano con lui i Dodici e alcune donne che erano state guarite da spiriti cattivi e da infermità: Maria di Màgdala, dalla quale erano usciti sette demòni, Giovanna, moglie di Cusa, amministratore di Erode, Susanna e molte altre, che li assistevano con i loro beni". (Luca 8,2-3)
Fu proprio questa Maria, di Màgdala, che seguì il Signore nel Suo viaggio a Gerusalemme ed assistette successivamente alla truce Crocefissione:
" Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria di Clèofa e Maria di Màgdala". (Giovanni 19,25)
La Chiesa latina era solita accomunare nella liturgia le tre distinte donne di cui parla il Vangelo e che la liturgia greca commemora separatamente: Maria di Betania, sorella di Lazzaro e di Marta, l'innominata peccatrice "cui molto è stato perdonato perché molto ha amato", e Maria Maddalena o di Magdala, l'ossessa miracolata da Gesù, che ella seguì e assistette con le altre donne fino alla crocifissione ed ebbe il privilegio di vedere risorto. L'identificazione delle tre donne è stata facilitata dal nome Maria comune almeno a due e dalla sentenza di S. Gregorio Magno che vide indicata in tutti i passi evangelici una sola e medesima donna.
L'ignota peccatrice, che per la contrizione perfetta ha meritato il perdono dei peccati, è distinta dalla Maddalena, ben conosciuta, che segue costantemente il Maestro dalla Galilea alla Giudea, fino ai piedi della croce e il cui ardente amore Gesù premia nel giorno della Risurrezione. Ella è inconfondibilmente "presso la croce di Gesù", poi in veglia amorosa "seduta di fronte al sepolcro", infine, all'alba del nuovo giorno è la prima a recarsi di nuovo al sepolcro, dove ella rivede e riconosce il Cristo risorto da morte. [2]
C'è poi anche molta confusione con la donna "adultera salvata dalla lapidazione":
"Gesù si avviò allora verso il monte degli Ulivi. Ma all'alba si recò di nuovo nel tempio e tutto il popolo andava da lui ed egli, sedutosi, li ammaestrava. Allora gli scribi e i farisei gli conducono una donna sorpresa in adulterio e, postala nel mezzo, gli dicono: «Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adulterio. Ora Mosè, nella Legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici?». Questo dicevano per metterlo alla prova e per avere di che accusarlo. Ma Gesù, chinatosi, si mise a scrivere col dito per terra. E siccome insistevano nell'interrogarlo, alzò il capo e disse loro: «Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra contro di lei»". (Giovanni 8,1-7)
Queste sottigliezze, comunque, poco importano dato che c'è confusione e ci sono varie versioni (comunque nel 1969 il Vaticano ha chiarito tutto) ... ma tutto il resto ?????
Una Maddalena (?) amica di infanzia della Vergine Maria, una cooperatrice di Erodiade, una messalina al soldo di Erode il "grande" e successivamente di Erode Antipa ... insomma una non Maddalena evangelica.
Ma a quali Vangeli faceva riferimento Ettore Bernabei?
A quelli VERI od a qualche stralcio preso qua e là fra gli "apocrifi", quelli non veritieri della Valtorta (mi sembra) il tutto in salsa romanzata / totalmente inventata ed a tratti blasfema?
Una Vergine Maria inespressiva, mai in preghiera e presentata al pubblico come una monotona e sorridente pensatrice finanche nel momento dell'Annunciazione. Un donna che, addirittura, discorrendo con i genitori manifestava incertezza nei riguardi di Giuseppe, il "castissimo sposo", optando per la ricerca di un ulteriore "uomo buono disposto a prenderla in moglie" altrove. CHE CERCAVA UN COMPAGNO?
"Nel sesto mese, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazareth, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te». A queste parole ella rimase turbata e si domandava che senso avesse un tale saluto. L'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». Allora Maria disse all'angelo: «Come è possibile? Non conosco uomo». Le rispose l'angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell'Altissimo. Colui che nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio. Vedi: anche Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia, ha concepito un figlio e questo è il sesto mese per lei, che tutti dicevano sterile: nulla è impossibile a Dio»". (Luca1,26.37)
Per non parlare della figura di San Giuseppe, presentato davvero male e tante altre bestialità!
Fino al momento più pagano del film: un Gesù tentato dal demonio che, nella fiction, viene presentato al pubblico su un monte presso il Giordano, assolutamente non sofferente e ... orante in posizione YOGA !!!
"Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano e fu condotto dallo Spirito nel deserto dove, per quaranta giorni, fu tentato dal diavolo. Non mangiò nulla in quei giorni; ma quando furono terminati ebbe fame. Allora il diavolo gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di' a questa pietra che diventi pane». Gesù gli rispose: «Sta scritto: Non di solo pane vivrà l'uomo». Il diavolo lo condusse in alto e, mostrandogli in un istante tutti i regni della terra, gli disse: «Ti darò tutta questa potenza e la gloria di questi regni, perché è stata messa nelle mie mani e io la do a chi voglio. Se ti prostri dinanzi a me tutto sarà tuo». Gesù gli rispose: «Sta scritto: Solo al Signore Dio tuo ti prostrerai, lui solo adorerai». Lo condusse a Gerusalemme, lo pose sul pinnacolo del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, buttati giù; sta scritto infatti: Ai suoi angeli darà ordine per te, perché essi ti custodiscano; e anche: essi ti sosterranno con le mani, perché il tuo piede non inciampi in una pietra». Gesù gli rispose: «È stato detto: Non tenterai il Signore Dio tuo». Dopo aver esaurito ogni specie di tentazione, il diavolo si allontanò da lui per ritornare al tempo fissato". (Luca4,1-13)
Guardi, caro signor Bernabei, io non so quali fossero le sue intenzioni e non so neanche se l'Agenzia AdnKronos ha detto il vero, ma le consiglio - con tutto il cuore - di evitare di speculare ulteriormente sulla Sacralità di alcune Personalità proprie della Tradizione e della Pietà cristiana.
Lei, Lux Vide, Rai Fiction, BetaFilm, Tellux, Bayerischer Rundfunk e Telecinco Cinema dovreste scusarvi con noi cattolici, unitamente all'attrice Alissa Jung che si è prestata a questa farsa neo-pagana.
Carlo Di Pietro (Ha scritto e pubblicato clicca qui)
Note:
[1] http://www.adnkronos.com/IGN/News/Spettacolo/Dal-Vangelo-al-piccolo-schermo-a-Pasqua-Maria-di-Nazaret-su-Rai1_313152335061.html
[2] http://www.santiebeati.it/dettaglio/23600
http://www.pontifex.roma.it/index.php/editoriale/spettacolo/11236-maria-di-nazareth-su-rai1-una-vergognosa-farsa-neo-pagana-abuso-della-credulita-popolare
Vedi anche:
http://angolodicielo.altervista.org/phpbb/musica-cinema-e-tv/maria-di-nazareth-fiction-televisiva-rai-uno-t4102.html
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MARIA DI NAZARETH
FILM
Co-produzione Rai Fiction, Lux Vide, BetaFilm, Tellux, Bayerischer Rundfunk e Telecinco Cinema
Prodotta da Matilde e Luca Bernabei
Regia di Giacomo Campiotti
Soggetto e sceneggiatura di Francesco Arlanch
Nel cast Alissa Jung nei panni di Maria di Nazaret, Paz Vega in quelli di Maria Maddalena e Andreas Pietschmann nel ruolo di Gesù; inoltre Antonia Liskova (Erodiade), Thomas Trabacchi (Joazar), Luca Marinelli (Giuseppe), Andrea Giordana (Erode), Roberto Citran (Gioacchino), Marco Foschi (Giovanni Battista), Johannes Brandrup (Erode Antipa), Antonella Attili (Anna), Sergio Muñiz (Antipatro), Mariano Rigillo (Simeone), Marco Messeri (Zaccaria), Teresa Acerbis (Elisabetta), Marco Rulli (Giovanni), Tony Laudadio (Pietro), Nikolai Kinski (Giuda), Alice Bellagamba (Salomè) e Remo Girone (Ponzio Pilato).
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TRAMA PARTE I
Il popolo attende un liberatore dall’oppressione di Roma e dalla dissolutezza del potere di Erode, ma il Messia avrà un volto diverso da quello atteso da Israele.
Un angelo ha annunciato a Maria (Alissa Jung) che partorirà con l’intervento dello Spirito Santo il figlio di Dio, ma la ragazza è sposa promessa di Giuseppe (Luca Marinelli) che sbigottito la ripudia.
Mentre Maria si affida totalmente al mistero, la sua amica Maddalena (Paz Vega) lascia il villaggio dopo aver assistito impotente alla lapidazione di sua madre, accusata di adulterio. Indotta a rinunciare ad ogni scrupolo dalla perfida Erodiade (Antonia Liskova), Maddalena accetta di perdere la sua innocenza per diventare una delle cortigiane della reggia di Erode (Andrea Giordana). Maria la incontra a Gerusalemme, ma le vite delle due donne sono ormai separate, nonostante l’affetto che le lega. La bellezza di Maddalena diventa lo strumento per le trame di potere di Erodiade, che la usa per far accusare ingiustamente Antipatro (Sergio Muñiz), antagonista del suo sposo nella successione al trono.
Intanto Maria fa visita alla cugina Elisabetta che tutti credevano ormai sterile e che invece darà alla luce Giovanni il Battista.
Giuseppe, illuminato nella sua umile fede, decide di tenere con sé Maria già incinta. I due si sposano ma il censimento li obbliga a partire per Betlemme, paese originario di Giuseppe.
Qui nasce Gesù: i pastori e i Magi lo adorano come il Messia. Quando ad Erode arrivano le voci della nascita del bambino, il re istigato da Erodiade scatena la strage degli innocenti.
Mentre Maddalena trova conforto alla solitudine del palazzo fra le braccia di Joazar (Thomas Trabacchi), Giuseppe, Maria e il bambino fuggono in Egitto e ritorneranno a Nazaret solo tre anni dopo, alla morte del sovrano sanguinario.
TRAMA PARTE II
Trent’anni dopo.
Erode ha intuito gli intrighi di Erodiade e prima di morire ha cambiato il testamento che favorisce l’altro figlio, Erode Antipa (Johannes Brandrup) ma la donna non si fa scrupolo di diventarne presto l’amante.
Ormai uomo, Gesù (Andreas Pietschmann) inizia la sua vita pubblica e, assecondando la richiesta di sua madre, compie il suo primo miracolo alle nozze di Cana.
Poco dopo, con la complicità di Maddalena, Erodiade riesce a far arrestare Giovanni il Battista (Marco Foschi), il profeta che si era scagliato contro la corruzione della corte. Giovanni indica in Gesù il Messia, ma muore a causa della cieca lussuria di Erode Antipa che ne ha promesso la testa a Salomè, appositamente istruita da Erodiade.
Intanto anche Gesù con la sua predicazione corre molti rischi e Maria è indotta dai suoi parenti a suggerirgli maggiore prudenza.
Il senso di colpa per la morte di Giovanni apre nel cuore di Maddalena uno spiraglio di luce che la spinge a rigettare quel mondo di perdizione. La donna scappa e torna a Nazaret ma viene accusata di adulterio da Joazar che l’ha raggiunta in Galilea. Quando sta per venire lapidata Gesù interviene e la salva. Per Maddalena si apre una nuova vita: è lei ad ungere i piedi del Messia con profumo e lacrime.
Maria coglie nella morte del Battista il segno anticipatore della sorte del figlio: decide di seguirlo insieme agli altri discepoli e in mezzo a loro riabbraccia finalmente Maddalena.
Ormai il tempo si fa breve. Quando Gesù entra a Gerusalemme l’inizio della sua passione è vicino. Sotto lo sguardo commosso e fedele delle due donne che più l’hanno amato, Gesù viene messo in croce. Ai suoi piedi, Maria rivive il momento dell’annunciazione e così, quando al sepolcro Maddalena è la prima testimone della resurrezione di Gesù, la Madre ancora una volta può dire sì, io credo.
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Note di sceneggiatura
di Francesco Arlanch
Maria è un film su una grande amicizia fra due donne, Maria e Maddalena.
L’idea di realizzare una miniserie televisiva su un personaggio come la madre di Gesù appariva, all’inizio del lavoro sulla sceneggiatura, tanto ambiziosa da sfiorare l’azzardo: come “inquadrare” una simile figura?
Dopo molte riflessioni si è deciso di privilegiare l’aspetto per cui Maria è “amica”. Amica di Dio. E, dunque, amica di ogni donna e di ogni uomo.
Da qui è nata l’idea di intrecciare la sua storia con quella di…un’amica: Maddalena. Personaggio evangelico, questo, nel quale – con licenza poetica spesso avvalorata da antiche tradizioni di devozione e di rappresentazione artistica – sono state fatte confluire diverse figure di donne del Vangelo (l’adultera che Gesù salva dalla lapidazione; la peccatrice che con le proprie lacrime lava i piedi di Gesù; la donna liberata “dai sette demoni”, presente sotto la croce insieme a Gesù e fra i primi testimoni della Resurrezione).
Il personaggio di Maddalena è stato inoltre “arricchito” di un’inedita back story: una giovanile amicizia con Maria. Nella libera ricostruzione del film, un evento tragico – la lapidazione per adulterio della madre di Maddalena – separa le due giovani amiche. Un evento provvidenziale – Gesù salva Maddalena dalla lapidazione per adulterio – le riunirà. Fra i due eventi si snoda la storia del loro rapporto, che – come ogni amicizia – vedrà momenti di vicinanza e di lontananza, di abbracci e di litigi, di lacrime e di sorrisi.
La scelta di inquadrare il personaggio di Maria attraverso una storia di amicizia con Maddalena ha permesso di sciogliere due importanti nodi.
Il primo: a quali fonti ispirarsi?
Da un lato il Vangelo dedica alla madre di Gesù versetti densissimi, ma estremamente sintetici. Dall’altro la letteratura apocrifa (dai vangeli apocrifi fino ai numerosi romanzi e film che hanno ripreso la storia di Maria) è sovrabbondante, ed eccessivamente romanzesca.
Il desiderio era quello di offrire allo spettatore un’esperienza il più possibile “autentica”. Il personaggio di Maddalena – alla quale il Vangelo dedica meno di un versetto – ha permesso di risolvere il problema. Mentre nella vicenda di Maria ci si è attenuti il più fedelmente possibile ai passi evangelici, in quella – parallela – riguardante Maddalena c’è stato lo spazio per una maggiore libertà romanzesca.
Ma il secondo nodo da sciogliere era ancora più ostico. Tutte le storie parlano della stessa cosa: del desiderio di colmare una mancanza. Per questo ci emozionano ed empatizziamo con i protagonisti, perché siamo tutti, sempre, alle prese con la medesima aspirazione: colmare le nostre mancanze.
C’era dunque una difficoltà molto concreta nello scrivere una sceneggiatura su Maria: cosa desiderava colmare una donna piena di grazia? Con quali mancanze era alle prese una donna non intaccata dal peccato originale? L’esplorazione del personaggio di Maddalena ha permesso di trovare una risposta a queste domande: Maria non aveva mancanze, tranne una,la preoccupazione per le mancanze dell’intera umanità, che nella miniserie sono esemplificate dal personaggio di Maddalena. Questa donna, come Eva – e come ognuno di noi – è in bilico fra l’amicizia di Maria e le seduzioni dell’immortale tentatore, il serpente dell’Eden che, nel film, assume le sembianze di Erodiade. Il personaggio storico di Erodiade – con un’altra licenza poetica – è stato accresciuto per assurgere al difficile ruolo di antagonista di Maria e, dunque, oppositrice del disegno divino che attraverso di lei va dispiegandosi. Maria è un film su una grande amicizia.
Una grande amicizia fra due donne, Maria e Maddalena. Una grande amicizia minacciata dalle trame di una terza donna, Erodiade. E, in questa storia di amicizia minacciata, si vede, in filigrana, la storia di un’altra amicizia: quella fra Dio e ognuno di noi.
Note di regia
di Giacomo Campiotti
Ho cercato di fare del mio meglio per realizzare la storia più antica e semplice del mondo, quella di una madre e di un figlio. La magia dell’attesa e la gioia del primo incontro, la dedizione totale, l’amore sconfinato e, con l’andare degli anni, la necessità del distacco.
Ma nella nostra storia questo percorso naturale è portato ad un estremo dove nessuno era mai arrivato. Perché questa volta la madre è lei, Maria. La donna che Dio sceglie per essere la madre di Suo figlio. E il figlio è Gesù.
Maria accetta con umiltà il mistero di questa missione d’amore che fin dall’inizio le si presenta difficile, e la compie in salita, passo dopo passo fino a comprendere che per lei distaccarsi dal figlio significa lasciarlo andare verso la Croce.
Ecco, nella nostra storia di Maria ho cercato di coniugare questi due aspetti: la semplicità dell’amore umano che meglio conosciamo e il Mistero più alto che ci possiamo immaginare.
Maria è qui in mezzo…
Ho quindi cercato di non mettere Maria sul piedistallo come una statuina ma neanche levarle quella profonda Consapevolezza e Fede che l’accompagnano in ogni passo della “sua “ via crucis.
È stato per me un grande privilegio lavorare a questo progetto. Per prepararmi ho letto di fila i quattro Vangeli e sono rimasto folgorato dalla loro potenza e chiarezza. Per avvicinarmi ancora di più a Maria mi sono affidato alle grandi mistiche Anna Katharina Emmerick e Maria Valtorta. Le loro visioni e i relativi racconti hanno risuonato in me molto più dei vari saggi storici o teologici che anche ho letto. Le immagini più intense che ho cercato di realizzare nel film le ho prese da loro…
Scegliere il cast di questo film era delicato e difficile, anche perchè tutti hanno una propria idea di Maria. Abbiamo fatto il cast a Roma, Parigi, Londra, Berlino.
Ho visto un provino che un’ attrice tedesca si era fatta da sola davanti al computer, perchè in quel momento era ad Haiti, credo per una missione umanitaria. Il filmato trasmetteva una grande pace. Sono rimasto colpito. L’abbiamo chiamata a Roma, effettivamente non aveva quasi niente in comune con la Maria che mi ero immaginato, ma quando le ho fatto il provino ho subito sentito che era lei, Alissa Jung, l’attrice che stavo cercando. Lavorando con lei Maria sarebbe diventata una donna vera, umile ma anche forte, profonda e consapevole.
Alissa nella vita ha due figli e questa “conoscenza materna” dona a Maria una dolcezza quotidiana mai melensa che ci conduce per mano nella prima parte del film. È invece il suo terribile dolore in lotta con la Speranza della Fede che riempie lo schermo nella seconda parte.
Paz Vega è una perfetta Maddalena. Bella, sexy, leggera… ma che al momento giusto trova i toni profondi per raccontare il buio del dramma umano. È il personaggio più vicino a noi, che cerchiamo nel mondo la via facile per raggiungere quello che pensiamo sia la felicità: la ricchezza, i piaceri, il potere. E così, dai piccoli compromessi arriviamo a quelli sempre più grandi che prima o poi ci porteranno ad un amaro risveglio. Maddalena scopre di aver buttato la sua vita. Ha perso anche l’ultimo briciolo di dignità e diventa una prostituta. È disperata, senza speranza, pronta a morire. Ed in questo momento incontra Gesù. Che le salva la vita e, proprio con l’aiuto di Maria, le ridona speranza e nuova luce. Questo è un messaggio potente che passa nel film. Ognuno di noi, anche la persona più invischiata e disperata può in ogni momento, con un sincero cambiamento, ritrovare la Luce.
Antonia Liskova ha generosamente dato vita alla diabolica Erodiade. Granitica nella sua malvagità, Erodiade era un personaggio difficile da rendere interessante e sfaccettato. Antonia l’ha resa terribile ma anche sottile e suadente, donandole il fascino che il Male spesso possiede.
Come e dove trovare Gesù?
Incontri… provini… niente!
Poi un giorno, a Berlino durante il cast per Giuseppe, è arrivato Andreas. Destabilizzando la casting, gli ho subito proposto di cambiare personaggio e abbiamo provato insieme il discorso della montagna, “ le Beatitudini”.
E nei suoi occhi ho trovato la dolcezza e la forza dell’Amore che cercavamo per Gesù.
Luca Marinelli è un bravissimo attore. Porta finalmente sullo schermo, con empatia e naturalezza, un Giuseppe giovane, cosciente della propria scelta. È stato un piacere lavorare con lui.
Con lui, con Alissa, Paz e Andreas, siamo entrati profondamente nei personaggi, consapevoli della grande responsabilità di questo film. Sul set in Tunisia nel corso delle otto settimane di ripresa c’era la solita gran confusione, alimentata anche dalle almeno quattro lingue diverse (arabo, francese, italiano, inglese… più spagnolo e vari dialetti arabi). Ma posso dire che tra me e gli attori c’è sempre stata una concentrazione e una comunicazione speciale.
Non si sono risparmiati nulla. Andreas nella via crucis ha voluto trascinare la vera pesantissima croce di legno massiccio, e nella scena della crocifissione non ha voluto essere sostituito dallo stunt nemmeno per le inquadrature in campo lungo. Paz nei pochi giorni liberi ha provato e riprovato le coreografie del ballo. Alissa non ha avuto nemmeno un giorno libero e sul set ha veramente esercitato la Santa Pazienza (soprattutto con il velo!). Tutti hanno spesso rinunciato ad una parte delle loro ore contrattuali di riposo…
Siamo però stati ripagati da tante piccole grandi cose che sono capitate sul set. Una per tutte il sorriso di Gesù appena nato.
Vorrei ricordare anche gli altri attori che hanno generosamente arricchito il film con i loro volti .
Andrea Giordana, un Erode incisivo e mai banale, Marco Foschi un potente e ispirato Giovanni Battista, il commuovente e sereno Simeone di Mariano Rigillo, il carismatico e nello stesso tempo fragile Pilato di Remo Girone, il ruvido Gioacchino di Bobo Citran, il curioso e moderno Re Antipa di Johannes Brandrup e tanti altri grandi attori come Thomas Trabacchi, Antonella Attili, Sergio Muñiz, Marco Messeri, Teresa Acerbis, Marco Rulli, Tony Laudadio, Nikolai Kinski, Alice Bellagamba e i bravi attori tunisini.
Vorrei ricordare anche il cast tecnico (guardate i nomi!). Scrittura, editors, fotografia, scenografia, costumi, montaggio, edizione, producers. Mi sembra, vedendo il film finito, che ci sia un’unità di direzione, una linea comune, dove il lavoro di uno esalta quello di un altro. Tutti hanno dato qualcosa in più della loro “professionalità” e non intendo solo lavorare veramente senza sosta, ma qualcosa che ha più che fare con il cuore che con il portafogli. Nei momenti difficili o di divergenza di opinioni nessuno è mai stato arroccato sulle proprie posizioni. Tutti insieme abbiamo lavorato per fare il miglior film possibile .E voglio ringraziare i produttori che hanno voluto e reso possibile tutto questo, mettendoci a disposizione in Tunisia una vera miniera d’oro nei fantastici teatri di posa e nelle squadre di artigiani, sarte , costruttori pittori, scultori con competenze artigianale d’altri tempi.
Insomma penso che abbiate capito che per me, ma forse per tutti noi, è stato un progetto speciale.
Luca Bernabei ha avuto la bella idea di dedicare questo film alle nostre mamme, a tutte le mamme. Che hanno verso i figli un amore totale, incondizionato, che dona tutto senza chiedere nulla in cambio. Effettivamente è l’unico amore umano che pallidamente può ricordare quello divino, che forse è proprio un riflesso dell’Amore Divino.
Vorrei allora ringraziare mia madre che tante volte è stata per me questo riflesso, e voglio ringraziare mia moglie e mamma dei miei due figli più piccoli per il continuo esempio di amore incondizionato e per essermi stata vicina in Tunisia in questa avventura e per essermi vicino in questa grande avventura che si chiama Vita.
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Scritto da Antonio Genna
http://antoniogenna.com/2012/04/01/tv-maria-di-nazaret-questa-sera-e-domani-su-rai-1/
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Maria di Nazaret (2012) - Prima parte integrale - wmv
http://www.youtube.com/watch?v=VP_lplSUQvk&feature=related
Maria di Nazaret - Seconda Parte (intero)
http://www.youtube.com/watch?v=NqJSfU_hFJg&feature=related
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MARIA DI NAZARETH FILM PROMOSSO DAL PAPA':
Il Papa ha visto il film della Rai su Maria di Nazareth
La Madonna, ha detto il pontefice, è una madre che avrebbe il desiderio di tenere sempre con sé il proprio Figlio, ma sa che è di Dio
redazione
roma
Il Papa ha assistito, ieri sera nella sala Clementina del palazzo apostolico vaticano, alla proiezione del film 'Maria di Nazareth', una co-produzione RaiFiction, Lux Vide, BetaFilm, Tellux, Bayerischer Rundfunk, Telecinco Cinema, per la regia di Giacomo Campiotti.
"Grazie in particolare alla Rai con il suo Direttore Generale, Signora Lorenza Lei, e gli altri rappresentanti, come pure a 'Lux Vide', con la famiglia Bernabei e lo staff di produzione", ha detto il Papa. "Avete impostato il film su tre figure femminili, che incrociano le loro vite, ma che fanno scelte profondamente diverse", ha ricordato Benedetto XVI.
"Erodiade rimane chiusa in se stessa, nel suo mondo, non riesce a sollevare lo sguardo per leggere i segni di Dio e non esce dal male. Maria Maddalena ha una vicenda più complessa: subisce il fascino di una vita facile, basata sulle cose, e usa vari mezzi per raggiungere i suoi scopi, fino al momento drammatico in cui è giudicata, è messa davanti alla sua vita e qui l`incontro con Gesù le apre il cuore, le cambia l`esistenza. Ma il centro è Maria di Nazareth, in Lei c`è la ricchezza di una vita che è stata un 'Eccomi' a Dio: è una madre che avrebbe il desiderio di tenere sempre con sé il proprio Figlio, ma sa che è di Dio; ha una fede e un amore così grandi da accettare che parta e compia la sua missione; è un ripetere 'Eccomi' a Dio dall`Annunciazione fino alla Croce".
http://vaticaninsider.lastampa.it/homepage/vaticano/dettaglio-articolo/articolo/benedetto-xvi-benedict-xvi-benedicto-xvi-15203/
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MARIA DI NAZARETH PROMOSSO DAI CARMELITANI
http://umanoedivino.blogspot.it/2012/04/maria-di-nazareth-rai-1-1-e-2-aprile.html
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https://sites.google.com/site/centroantiblasfemia/Home/maria-di-nazareth-il-flm-di-giacomo-campiotti-che-falsifica-e-dissacra-i-vangeli
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