ARTICOLI CHE PARLANO DI OPERE CONTRO LA FEDE CRISTIANA E ARTICOLI CHE DIFENDONO LA FEDE CRISTIANA.

giovedì 1 maggio 2008

IL CARDINALE DI VIENNA PERMETTE MOSTRE BLASFEME NELLA DIOCESI

CENTRO ANTI-BLASFEMIA

Sua Eminenza il card. Schönborn ,il cardinale di Vienna, ricco
e benestante,vigliacco,ecco cosa ha fatto, sapeva dell'opera blasfema
di Hrdlicka;( "L'Ultima cena" ,dove Gesù e gli apostoli sono raffigurati in una orgia
gay.)
Sapeva, e faceva finta di non sapere, dopo la bufera ha rimosso l'opera
contestata dalla mostra, però ha permesso che al suo posto ve ne mettessero
un'altra pure blasfema, dove il Cristo è sodomizzato ai genitali mentre è in croce.
Ipocrita e diabolico questo vigliacco porporato, mangia e beve sulle spalle del
poveretto di Nazareth, intanto ecco cosa fa, dalle nostre ricerche risulta che
il card. Schönborn sta attento a come parla e si esprime, cercando di non
offendere mai l'ateo e marxista Hrdlicka, per il quale esprime grande lodi,
mai cerca di umiliare o offendere questo pseudo artista schizoide e pervertito,
mai l'offende però se offende il Cristo non gli importa nulla ne a lui e nemmeno
a dirigenti del museo.Questi pseudo-cardinali vanno rimossi dalla Santa Romana
Chiesa Cattolica, come andrebbero rimossi i Paolini che si arricchiscono
vendendo il film porno-blasfemo "L'Ultima Tentazione di Cristo".
Ecco cosa scrive A.Torniellli;

Gentile direttore Böhler, responsabile del Museo diocesano di Vienna, mi spiace non ci sto. Leggo nel blog della Reuters che lei ha fatto dichiarazioni che considero deliranti: coloro che si sono opposti all’esposizione dell’opera blasfema di Alfred Hrdlicka che ha trasformato l’Ultima Cena in un’orgia gay, sarebbero “cristiani fondamentalisti”, quelli che si sono permessi di criticare la sua scelta, persone non sono in grado di apprezzare il messaggio dell’artista e non ne conoscono la grandezza. Lei, invece di chiedere scusa, si difende attaccando chi ha “osato” criticare una scelta sconcertante e offensiva e adesso viene a dirci che “Hrdlicka ha il diritto di provocare” e il Museo di offrirgli la possibilità di esporre le sue opere. Non so davvero che dire. Ho già fatto ripetutamente professione di ignoranza artistica, ma certo di fronte a queste sue parole sono felica della mia ignoranza. Non ci sto ad essere etichettato come fondamentalista solo per aver acceso i riflettori su un caso che trovo scandaloso. Se il Cardinale arcivescovo non ha nulla da dire, mi spiace davvero per lui. Tra l’altro, dalle sue parole mi sembra di capire che lo stesso stimato porporato abbia agito sull’onda delle polemiche e che, se nessuno si fosse mosso, forse avrebbe lasciato correre. Ma a che punto siamo arrivati in nome dell’arte e della libertà di espressione? Un Museo diocesano che per far parlare di sé deve esporre queste “opere” meglio farebbe a chiudere. Lei, dottor Böhler, può sempre trovar lavoro come press-agent di Hrdlicka, al quale - vista l’aria che tira in Austria - non mancheranno certo ricche commesse ecclesiastiche.



http://blog.ilgiornale.it/tornielli

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