ARTICOLI CHE PARLANO DI OPERE CONTRO LA FEDE CRISTIANA E ARTICOLI CHE DIFENDONO LA FEDE CRISTIANA.

giovedì 6 agosto 2009

RECENSIONE LAICA SUL FILM BLASFEMO " JOAN LUI"

RECENSIONE LAICA SUL FILM BLASFEMO " JOAN LUI"

Sono rimasto sveglio tutta la notte pur di vedere questa ciofeca firmata Celentano. E credo che non la scorderò mai.

Ecco la trama presa da Wikipedia:
In un mondo devastato dalla violenza e da altri gravi problemi sociali, in un piccolo paese giunge col treno Joan Lui, personaggio che allude a Cristo (del quale rappresenta il ritorno sulla Terra) e che predica per la salvezza dell'umanità, stigmatizzando l'ipocrisia e l'edonismo.
Con un gruppo di seguaci fedeli Joan Lui comincia il suo rapido passaggio tra la gente, suscitando interesse in Judy Johnson, una manager dello spettacolo, Tina Foster, una giornalista di sinistra, ed altri ancora, ma facendo in primo luogo centro sui sentimenti e le attese del popolo. Il Maligno, chiaro riferimento a Satana, prima tenta di corrompere la sua anima nelle vesti di un potentissimo mercante orientale, poi di ucciderlo sotto una valanga di colpi di pistola, senza però raggiungere il suo obiettivo in nessuno dei due casi.
Dopo aver smascherato il Maligno, che si è arricchito tramite il racket della prostituzione, Joan Lui se ne va, mentre uno spaventoso terremoto fa crollare case e città sotto i piedi della folla impazzita dal terrore.

Visto che dalla trama wikipediana il film sembra “decente”, provo a spiegarvi in sequenze il perché di questo inserimento in FilmBrutti:
1) in un piccolo paese giunge col treno Joan Lui vedi questo tizio vestito da cowboy che sale sul treno. Si trova in un vagone occupato da drogati che lo guardano male. Cambia vagone e qua ci sono solo neri, anche questi che lo guardano male. Arriva un cameriere che prima gli lancia il menu, poi gli sbatte sul tavolo un piatto di riso (l'unico pasto disponibile) e infine gli ringhia: "Sporco bianco!". Successivamente il treno è costretto a fermarsi perchè “mancano i binari” e così il cowboy se ne va a piedi da qualche parte. Passa davanti a una casetta dove fuori ci sono una vecchia che lavora a maglia e un vecchio che gli dice: "E' di là che devi andare" indicandogli la via;
2) compare questa Judy Johnson, la quale ogni notte sogna un uomo barbuto che porta una croce sulle spalle e una donna che si impicca e si sveglia con un dolore alla gola. Più tardi si capirà che l’uomo barbuto è chiaramente Joan Lui, ella è la reincarnazione (o qualcosa del genere) di Giuda e che la donna del suo incubo è sempre lei. Questa tizia diventa immediatamente la manager di Joan Lui, il quale per il momento è arrivato in città, si è presentato alla folla e improvvisamente ha tutte le prime pagine dei giornali per sé. Vi starete sicuramente chiedendo che senso abbia l'ultima frase che ho scritto: ebbene, non ha alcun senso. Molto probabilmente tra i 40 minuti tagliati dalla versione originale c'è qualche scena che avrebbe spiegato un po' meglio le cose. Per tentare di recuperare infatti c'è un narratore (che sembra uno di quelli che fa il "riassunto delle puntate precedenti" nelle soap) che spiega in due parole la faccenda (il bello è che poi questo narratore non si sente più per il resto del film!);
3) Joan Lui entra in una chiesa trasformata in discoteca. Qua comincia a cantare in una "lingua incomprensibile", che i presenti credono essere aramaico, cose tipo: "So che non capite cosa sto dicendo. Del resto non lo avete capito nemmeno la prima volta che sono venuto, vi ricordate?". Dopodiché guarisce storpi, ciechi, sordi, muti, eccetera e il presidente della Repubblica gli concede delle telecamere che lo seguano per tutto il giorno e un pulsante che gli serva per interrompere tutte le trasmissioni quando ha qualcosa da dire alla nazione.
4) Con un gruppo di seguaci fedeli i seguaci fedeli consistono in:
- Winston, interpretato da Gian (sì, proprio quello di Ric e Gian), che incontra Joan quando quest’ultimo arriva per la prima volta in città e con lui scambia due chiacchiere sulla situazione del paese;
- un tassista, che per brevità chiamerò d’ora in poi il tassista, che a un certo punto entra nella macchina di Joan perché “lo deve seguire”.
Segnalo che da uno dei soliti sketch “celentaneschi” (quelli basati sui giochi di parole o roba simile, non so se mi spiego) salta fuori una riflessione di Winston che si chiede se sia confuso o no. Mah…
5) A un certo punto i tre vengono portati alla casa del Maligno, interpretato da un giapponese che, ok, Celentano avrà avuto anche i suoi buoni motivi per mettercelo, solo che quando parla non si capisce niente. Il Maligno rivela di essere stato malato fino a poco tempo prima e di essere stato guarito proprio da Joan (vedi storpi di par. 3). A un certo punto stacco violentissimo (in fase di montaggio avranno usato una mannaia!*) e Joan chiede perché si trovano lì. Dopo una risposta che non mi ricordo più parte un’altra canzone di Celentano con un balletto orrendo dei tre che muovono i piedi.
6) Joan fa due interventi in tv: in uno non dice niente, nell’altro dice di “non uccidere”. Il primo intervento viene osannato perché “i politici parlano tanto, invece Joan Lui sta zitto”. Il secondo è un po’ più utile: infatti dei tossici avevano rapito una ragazza (Federica Moro) e stavano per ucciderla, ma l’intervento di Joan l’ha salvata.
7) E’ in programma il terzo intervento in tv. La ragazza di prima dichiara ai tg di aver già comprato il biglietto per assistere all’evento dal vivo, il tutto con un’interpretazione degna di “Sogni d’amore” (forse sarebbe stato meglio se l’avessero uccisa). Ma il Maligno sta progettando di uccidere Joan proprio in diretta. E così, dopo un pistolotto sui partiti, sul mondo diviso in corporazioni e sulla “merda che si è stratificata” (tutto fatto con una camicia zebrata di pessimo gusto) viene ucciso dagli scagnozzi del Maligno. Anzi no, perché dopo un po’ si rialza. Siamo alla fine, Joan Lui se ne va e comincia l’Apocalisse. Da notare che nel mentre il Maligno si era fatto un crocifisso in scala reale di Joan Lui e prima di morire gli urla: “E’ questa la merda del mondo e tu devi mangiarla” lanciandogli appunto degli escrementi in faccia.

Ora, io non sono credente, ma Celentano non ha un minimo di pudore a mostrarsi come Gesù Cristo. “Tommy” e “Jesus Christ superstar” avevano un loro significato. Qua invece il Messia è uno che ha recitato in cagatine come “Innamorato pazzo”, “Il bisbetico domato”, “Segni particolari: bellissimo” e “Lui è peggio di me” e che improvvisamente ha voluto fare il film impegnato e “pacifista”. Tra l’altro con canzoni pop/disco inserite un po’ alla cacchio di cane, peggio di quanto facevano i Beatles nei loro film. E poi, scusate: ma da quando in qua per fare un film impegnato si chiama Gian di Ric e Gian?

http://filmbrutti.forumcommunity.net:80/?t=29430773

1 commento:

Spark ha detto...

Mi dispiace vedere queste recensioni col freno a mano tirato, insomma non è la prima che leggo e scartati i devoti a celentano quello che leggo è unicamente critiche al budget, alla durata del film e alle manie di onnipotenza di celentano, quando questi fattori non rappresentano nemmeno la punta dello schifo che fa joan lui.
Questo sterco su pellicola che in troppi si ostinano a chiamare film è razzista, sessista e faescista. Razzista perché i neri razzisti sul treno sono una cosa indecente, la ragazza creola che lima le unghie al mentecatto e il maligno non poteva che essere giapponese. Sessista perché la mori e giudy sono per buona parte del film a cosce aperte e non si comprende il motivo, fascista: il pulsante elettronico è tra le 5 cose più fasciste viste in un film.
Escludendo i contenuti e le pippe a due mani a celentano ne resta un prodotto scadente, l'inizio è di una noia mortale e qualche scienziato si permette di definirli tempi dilatati alla Sergio Leone, il buon leone si sta rivoletando nella tomba. Nei primi minuti riprendono un elicottero che atterra per tre minuti con in sottofondo i motori del veivolo e una musica allucinante, seguono 20 minuti di canzoni e balletti una rottura di cazzo senza precedenti, i dialoghi non hanno ne capo ne coda, il montaggio è da crisi epilettica e aiuta la trama senza senso ad avere ancora meno senso, le parti che vorrebbero scioccare suscitano risate, ma non risate genuine, ma quelle risate di quando ci si ritrova a guardare qualcosa di imbarazzante e non si vede l'ora che finisca, vedi il giapponese che si caga in mano. Film pieno di riempitivi inutili e situazioni che iniziano per finire in nulla, se si tagliano i balletti e le scene inutili il film dura 25 minuti.

Io non biasimo celentano perché è evidente che ha dei seri problemi di ego accompagnati da una scarsa scolarizzazione, probabilmente anche una buona dose di analfabetismo di ritorno, io biasimo chi ancora da fiducia a questo personaggio, ciò che è stato è stato, ma fargli fare ancora roba in tv dopo tutti i flop fatti beh allora so scemi i produttori.
Consiglierei di guardarlo solo agli estimatori del trash o chi studia l'ambito del cinema per rendersi conto di come non si lavora, tanto sto schifo si trova gratis su youtube, consiglio in oltre di guardarlo in solitudine perché è veramente imbarazzanteper il resto del pubblico sconsiglio vivamente questa immane perdita di tempo.