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lunedì 24 novembre 2008

Spagna, un giudice: "Via i crocifissi dalle aule"

Spagna, un giudice: "Via
i crocifissi dalle aule"




La rimozione a Valladolid
MADRID
Un tribunale amministrativo spagnolo ha ordinato con una sentenza la rimozione del crocifisso da una scuola pubblica di Valladolid. Lo riferiscono i media spagnoli, ricordando che a chiedere la rimozione del simbolo cattolico erano stati nel 2005 alcuni genitori degli studenti dell’istituto Macias Picaeva. Secondo il magistrato che ha emesso la sentenza, l’esposizione di simboli religiosi in un centro educativo violerebbe «i diritti fondamentali» sanciti dalla Costituzione in materia di uguaglianza e libertà di coscienza. È la prima sentenza di questo tipo in Spagna che Fernando Pastor, dell’associazione culturale Scuola Laica, ha definito «importantissima» perchè finalmente, ha aggiunto, «la giustizia è entrata nel merito della questione» dando ragione alla «libertà di coscienza». Padre di un’alunna dell’istituto di Valladolid, Pastor ha ricordato che il governo regionale ha 15 giorni di tempo per presentare ricorso contro la sentenza, rilevando poi che una tale eventualità rappresenterebbe una «indecenza».

Il giudice Alejandro Valentin ha deciso che la scuola pubblica Macias Picavea dovrà «ritirare i simboli religiosi dalle classi e dagli spazi comuni», accogliendo così la richiesta del genitore di un alunno e di una associazione locale per la difesa della scuola laica. Il magistrato si è basato sulla costituzione spagnola che garantisce «libertà di religione e di culto», assicurando il carattere «laico e neutrale» dello Stato sulle questioni religiose. In sostanza, secondo il giudice, la presenza di simboli religiosi viola i diritti fondamentali di uguaglianza e libertà religiosa riconosciuti dalla costituzione spagnola. Il giudice ha motivato la decisione sostenendo in particolare che «la presenza di simboli» come il crocifisso laddove «ci sono minori in piena fase di formazione della personalità » potrebbe provocare nei ragazzi la sensazione «che lo Stato è più vicino alla religione cattolica rispetto ad altre confessioni».

Il che condizionerebbe la loro condotta, è scritto nella sentenza, «in una società che aspira alla tolleranza delle altre opinioni e ideali che non necessariamente coincidono con i propri».I crocifissi erano presenti nella scuola dal 1930, e più volte il consiglio di istituto si era espresso contro la loro rimozione, dopo le prime richieste pervenute già nel 2005. In Spagna la costituzione del 1978 assicura il carattere anticonfessionale dello Stato e delle sue istituzioni, ma tutti i nuovi capi di governo giurano fedeltà alla costituzione stessa davanti a un crocifisso.

http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/esteri/200811articoli/38448girata.asp

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